La festività di Pesach, anche nota come festività della libertà, è celebrata per via dell'esodo dall'Egitto. Tale esodo serve come fondamento per molti principi e mitzvòt nella Torà: “Io sono il Sig-re tuo D-o, che ti fece uscire dalla terra d'Egitto per essere il tuo D-:. Pesach spiega il concetto di libertà secondo la Torà. Dovremo porre due domande a riguardo: Primo, perché Pesach serve come fondamento per la Torà? E secondariamente perché Pesach viene chiamata la festività della redenzione?

La schiavitù effettiva cominciò con Joseph, quando egli fu venduto ad un egiziano. Joseph scese in Egitto e preparò la via per tutti i Figli d'Israele che sarebbero arrivati dopo di lui. Quando Joseph salì al potere, egli si elevò sulla miseria della terra per diventare vicerè in Egitto. Comunque, lo scopo della schiavitù non era di diminuire o rovinare gli israeliti, ma al contrario, per la creatività, produttività e perfezione.

L'Egitto è l'antitesi d'Israele. Troviamo un simile principio nella natura: gli opposti si respingono. Due forze opposte si provocano, si sfidano e traggono fuori poteri una dall'altra che altrimenti sarebbero rimasti latenti. L’Egitto era una nazione completamente assorbita, oppressa e sopraffatta dagli istinti fisici dell'uomo al punto in cui essi avevano soffocato il proprio spirito. Gli israeliti erano sopraffatti dal potere spirituale dell'uomo. (Anche le levatrici dicevano che le donne ebree non erano come le egizie; Hashem le aveva dotate di una forte energia di vita che le elevava al di sopra del potere fisico).

Come l'orefice pone l'oro in una fornace di fuoco, così D-o pose gli ebrei in Egitto, con una nazione contraria a loro, allo scopo di fortificarli. D-o creò l'uomo dalla polvere della terra e soffiò in lui un'anima. Ma se la parte fisica in un uomo è dominante, la spiritualità ne viene soffocata. Questa è schiavitù. Se l'uomo domina sul complemento fisico, questa è libertà. La più grande schiavitù si verifica quando una persona è asservita alla sua concupiscenza, come l'Egitto. Gli ebrei comunque, erano elevati a un tale livello che i loro spirti dominavano i loro corpi ed essi raggiunsero una più grande perfezione di libertà.

Allo stesso modo in cui Yossef divenne un gigante spirituale, e l'Egitto, l'entità fisica, non poté più dominare in lui, altrettanto fu per gli israeliti. Fin quando non raggiunsero la perfezione interna, essi furono asserviti in Egitto. Tuttavia l'esperienza dell'Egitto avvenne allo scopo di rafforzare gli ebrei come nazione, sia fisicamente che spiritualmente, in preparazione al ricevimento della Torà: il mezzo attraverso cui gli ostacoli futuri sarebbero stati affrontati e superati.