Con tutte le storie che si leggono di mariti infedeli, comincio a preoccuparmi del mio! Cosa posso fare per essere sicura che mi sia fedele? Se tutti questi altri uomini sono riusciti ad ingannare mogli belle e donne di successo, quante possibilità abbiamo noi altre donne “normali”?

Mi spiace molto leggere che ti senti insicura e preoccupata della tua relazione matrimoniale e cominciamo subito col cambiare proprio questo: avere dubbi, paure, interrogativi può spazzare via la parte migliore di un rapporto.

Non conosco voi né la vostra situazione ma trovo curioso che come fonte di apprensione tu indichi esclusivamente ragioni esterne al vostro matrimonio. Per lo meno dalla tua lettera sembrerebbe che non sia successo niente di preoccupante all’interno del matrimonio. Se le cose stanno così, tu rappresenti un esempio lampante del motivo per cui è indispensabile che la nostra vita privata resti “privata” e che la teniamo al riparo non solo dalle persone ma anche dalle influenze esterne.

Per quanto riguarda i casi di infedeltà a cui ti riferisci e che i media riportano, tieni presente che (anche per i media!) è impossibile sapere quello che realmente succede dietro una porta di casa. Possiamo dire che, in generale, l’infedeltà di un uomo, specie se è un uomo di successo che ha una posizione di potere, è indice di un problema, paradossalmente anche di una insicurezza, che ha bisogno di essere elaborato. Questo è il motivo per cui, spesso, dopo che il “caso” è scoppiato si sente dire che il marito deve ora fare i conti con i “suoi problemi”.

Non posso e non voglio soffermarmi oltre sulle situazioni altrui, occupiamoci ora del tuo caso. Il perno di qualsiasi sana relazione sono la comunicazione e la fiducia. Se hai motivo di dubitare di tuo marito ne devi parlare con lui e condividere le tue preoccupazioni. Se sei ansiosa a causa di qualche suo comportamento glielo devi comunicare. Se questo però non è il tuo caso allora ti devi semplicemente fidare di lui.

La nostra vita è costruita sulla fiducia. Quando saliamo in macchina abbiamo fiducia che arriveremo sani e salvi a destinazione. Quando mangiamo qualcosa abbiamo fiducia che non soffocheremo. Quando andiamo a dormire abbiamo fiducia che ci risveglieremo al mattino. La nostra fiducia deve comunque essere accompagnata dalla consapevolezza e dalla gratitudine. Questo è il motivo per cui l’Ebraismo ci insegna che dobbiamo avere emunà – fede e bitachòn – fiducia nel senso di sicurezza. E abbiamo anche benedizioni per chiedere questa sicurezza e per ringraziare quando tutto va bene. Quando ci mettiamo al volante, recitiamo una benedizione per un viaggio sicuro; recitiamo una benedizione prima di mangiare e dopo aver mangiato; quando ci svegliamo al mattino, le prime parole che escono dalla nostra bocca sono espressioni di gratitudine al nostro Creatore per averci restituito l’anima.

Come si applica tutto questo al tuo matrimonio?

Tu hai sposato l’uomo che ami, con l’impegno di essere sinceri l’un l’altro. Devi aver fiducia che sarà proprio così e allo stesso tempo devi assicurarti che vi comunichiate e condividiate il vostro amore, le vostre preoccupazioni e i vostri sentimenti. Come noi abbiamo fede e allo stesso tempo recitiamo benedizioni prima e dopo, così, all’interno del tuo matrimonio, sii consapevole di tutte le cose meravigliose che tuo marito fa per te; ringrazialo per essere al tuo fianco, per l’aiuto che ti dà e per il fatto che ti rende felice, anche prima che tutto ciò si applichi ad un’azione specifica. Riconosci davanti a lui il suo duro lavoro ed il suo coinvolgimento nei molteplici aspetti della vostra vita. Scoprirai che più dai e condividi, più riceverai in cambio. E più riceverai in termini di amore, affetto e riconoscimento e più ciò aiuterà a rafforzare il vostro rapporto e a dissipare i tuoi timori.

Inoltre, l’Ebraismo insegna che ci sono tre soci in un matrimonio: il marito, la moglie e il loro Creatore. Quando l’uomo e la donna sono entrambi consapevoli dell’esistenza di un terzo socio, che ha creato le loro anime e che si unisce a loro come parte integrante del loro matrimonio, allora hanno qualcosa di più grande che tiene insieme il loro rapporto.

La parola “uomo” in ebraico si dice ish e “donna – ishà”. Le due parole ebraiche hanno in comune due lettere, la alef e la shin, che lette di seguito danno la parola esh che vuol dire “fuoco”. Ma ish e ishà contengono anche le lettere yud e he, che insieme formano il nome del Sig-re: Questo significa che l’uomo e la donna insieme provocano il fuoco; esso può manifestarsi all’inizio sotto forma di passione ma può anche alimentarsi velocemente fino a diventare indomabile e fuori controllo oppure estinguersi del tutto. Quando la coppia riconosce il terzo socio nel matrimonio, allora il fuoco illumina e dà calore.

È vero, ci sono matrimoni che falliscono e matrimoni in cui entrambi i partner sono infedeli, ma tu non hai nessun motivo di pensare che il tuo matrimonio sia tra questi. Invece di leggere le news e temere che la stessa cosa possa capitare a te, cerca di trarne una lezione sull’importanza di coltivare giorno per giorno la vostra relazione per rafforzarla e darle tutto ciò che puoi, per far sì che il vostro fuoco continui a brillare con tutti i suoi benefici.

Ogni bene!

Di Sara Esther Crispe, per gentile concessione di Chabad.org