Domanda: Ultimamente mio figlio mi dice spesso bugie. Quando gliene parlo si turba e nega. L’ho sentito dire falsità alla sua sorellina come ad alcuni suoi amici. A questo punto non mi fido più di ciò che mi dice. Come posso gestire questa cosa?
Risposta: la tua è una domanda sia difficile che importante. Essere veritieri è una caratteristica fondamentale di una persona, e, se non sviluppata potrebbe portare a una distorsione della personalità e dei rapporti. Anche se non menzioni l’età di tuo figlio, il modo di gestire questo problema non varia molto per bambini sotto ai dieci anni e può anche essere modificato per bambini più grandi.
È importante capire che far notare al bambino le conseguenze logiche delle sue bugie non avranno un’impressione su di lui. Perciò spiegargli le cose da un punto di vista logico, o semplicemente dirgli che è sbagliato dire bugie, non è efficace, di solito. Ciò che aiuta invece, è dirgli che è un atto di fiducia. La fiducia è una cosa che può essere compresa emotivamente, anche da ragazzini. Ti consiglio di collegare la tua abilità di fidarti di lui, con la sua coerenza nel essere onesto. Chiarisci il fatto che una persona deve sempre essere onesta, altrimenti viene sempre considerato inaffidabile. L’onestà deve essere totale, altrimenti non vale nulla.
Stabilisci un programma che dimostra come le conseguenze di essere inaffidibile siano reali. Ad esempio, ci sono dei compiti nella tua casa che sono percepiti come essere positivi, come andare a prendere la posta, il giornale o portare la borsa della mamma? Forse è il caso che tuo figlio perda i suoi privilegi considerato che non è più affidabile. Come può la mamma essere certa che la sua borsa sarà trattata bene? Ovviamente non è il caso di esonerarlo dai suoi compiti da routine in casa, altrimenti crederà di avere il meglio della situazione. Piuttosto, esamina attentamente ciò che accade, e crea una soluzione che impressionerà tuo figlio in modo significativo.
Soprattutto, chiarisci che l’hai beccato mentre diceva falsità e che lui è responsabile della mancanza di fiducia e spetta a lui riguadagnarla. Consiglio anche di dargli delle conseguenze pratiche quando succede, ad esempio sospendendo il suo diritto a usare il computer per quel giorno oppure dandogli da fare un compito in casa che la sorella doveva svolgere quel giorno, come conseguenza del fatto che le ha detto una bugia. Conseguenze immediate sono quelle più efficaci. Parlane con tuo marito e decidete insieme come agire, ma qualsiasi cosa decidiate siate consistenti e non ritiratevi.
C’è un altro punto che desidero menzionare, quando un figlio si comporta in modo negativo viene ricompensato per mezzo dell’ulteriore attenzione che riceve dai gentiori. Ciò significa che per diminuire la ricompensa per un comportamento negativo è necessario diminuire l’interazione con il figlio quando esibisce una cattiva condotta. In questo caso, gli hai già spiegato che è sbagliato dire bugie, perciò non è necessario ripeterglielo. Mantieni la comunicazione e qualsiasi forma di attenzione al minimo quando interagisci con lui per aver detto una bugia. In altre parole non toccarlo, non guardarlo negli occhi né parlargli se non è necessario.
Non è sempre chiaro quale sia la causa di questi comportamenti, ma è chiaro che quando accade, i nostri figli hanno bisogno che noi genitori li diamo delle line guida forti, e che manteniamo la nostra posizione fino a che non sviluppano attidudini e abitudini positivi. Augurando ogni bene a te a alla tua famiglia!
Bracha Mirsky, per gentile concessione di Chabad.org, Bracha Mirsky è una madre di cinque figli ed è una consulente per i genitori e i bambini.
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