È stato detto che il decoro di una persona dovrebbe essere misurato dal modo nel quale essa tratta i suoi subordinati. Il rispetto verso un superiore potrebbe indicare soltanto codardia, mentre la considerazione che si ha per chi è un nostro uguale potrebbe essere poco meno che pragmatismo. Ma quando mostriamo rispetto a una persona a noi socialmente o politicamente inferiore, allora siamo persone rispettabili.
La lode migliore non è un complimento che si fa a qualcuno, sia esso sincero o meno, ma il valore che si attribuisce alla sua opinione. Dire a un bambino che è intelligente non è significativo quanto mostrargli un interesse sincero e genuino per ciò che ha da dire. Chiedere a un collega di esprimere la sua opinione incoraggia la sua fiducia in se stesso e lo porta a dire qualcosa di significativo.
Si dice che le azioni sono più forti delle parole, ma le parole possono anche essere azioni! Quando ti trovi in una boutique e chiedi a tuo marito “cosa ne pensi di questo vestito?” non stai semplicemente dicendo delle parole. Ascoltando l’opinione di tuo marito gli dimostri che la sua opinione conta, anche se hai qualche dubbio riguardo al suo senso della moda.
È facile ignorare l’opinione dei bambini, dopo tutto essi sono semplicemente dei giovincelli sui quail abbiamo autorità. Ma questo sarebbe un errore. Anche le persone più giovani hanno opinioni e sentimenti e se questi vengono sminuiti, si sentono sminuiti come persone, e le possibilità che essi collaborino con te e con i tuoi sforzi per educarli diminuiscono drasticamente.
Un amico chiese al grande studioso di Torà Rabbi I. Z. Meltzer di mettere alla prova il figlio sul materiale talmudico che stava studiando a scuola. Il ragazzo diede la risposta sbagliata, allora il rav spiegò garbatamente il significato giusto del brano e poi disse, “ecco, io l’ho capito in questo modo, è questo ciò che intendevi dire?” Il ragazzo ripeté le informazioni errate. Il rav continuò a cercare di far presente l’errore in modo gentile ma il ragazzo continuava a mantenere la posizione errata. Sia il rav che le altre persone presenti cominciarono a spazientirsi di fronte all’ostinazione del ragazzo; a quel punto Rav Meltzer uscì dalla stanza e iniziò a percorrere il corridoio ripetendosi costantemente, “il rispetto per gli altri include anche i bambini. Rispetto per gli altri include anche i bambini…” dopo aver detto questa frase più di sei volte, tornò dal ragazzo e gli disse dolcemente, “allora, dimmi di nuovo, come capisci questo brano?”
Che bel pensiero! Il rispetto per gli altri include il rispetto per i bambini. La strategia di Rav Meltzer non è soltanto moralmente superiore ma infinitamente più efficace, chiaramanete, rispetto a quella di dire al ragazzo la risposta giusta e non aver ottenuto nulla. Paradossalmente, parlare dell’errore aiuterà a fargli cambiare idea piuttosto che mostrargli direttamente il suo errore. Solo una persona grande riesce ad amettere di avere commesso un errore. Far sentire una persona male, la svilisce e sicuramente sarà meno propensa ad ammettere un errore. Piuttosto, mostra rispetto verso il prossimo, anche se ha fatto uno sbaglio, e probabilmente sarà poi dalla tua parte. Si potrebbe dire che è una questione di interesse personale: mostrare rispetto verso gli altri è il modo migliore per ottenere la loro cooperazione e il loro appoggio.
Rav Yossi Ives, per gentile concessione di Chabad.org
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