Nell’amidà di Mussaf di Rosh Hashanà ci sono tre parti distinte, ognuna delle quali contiene liturgie e versi (dai testi Biblici del Tanach) che sono collegati in qualche modo al tema del giorno.
I tre temi (riportati nel trattato Talmudico di Rosh Hashanà) si chiamano malchiòt che significa regalità, zichronòt, memorie (rievocazioni?) e shofròt, i shofar.
In malchiòt, così come si suonano le trombe quando il re sale sul trono, così pure suoniamo lo Shofar per ristabilire il dominio di D-o come re su di noi per un altro anno. Ciò enfatizza anche il fatto che è nessario servire D-o allo stesso modo nel quale un servo serve il suo re, con con un’annullamento di se stesso assoluto e totale. Questo concetto si chiama kabalàt ol malchùt shamayim, che significa “accettare il gioco del Cielo”. Questo tipo di lavoro è considerate il più sublime poiché significa che si ha soggiogiato i propri desideri ed inclinazioni per un servizio di D-o disinteressato.
Nelle zichronòt, chiediamo a D-o di ‘ricordare’ la dedizione dei nostril avi come mostrato, ad esempio, dalla storia drammatica di Avrahàm e Yitzchak. D-o comandò Avrahàm di offrire il suo amato figlio Yitzchak come sacrificio. All’ultimo momento D-o disse ad Avrahàm che era solamente una prova e che anzichè sacrificare Yitzchak, dovrebbe invece sacrificare un ariete. Suonando lo Shofar, il corno d’ariete, ricordiamo D-o del self sacrifice mostrato sia da Avrahàm che da Yitzchak (che era un trentenne quando questi eventi accaddero). Naturalmente, ricordiamo anche a noi stessi che abbiamo il grande potenziale di servire il nostro Creatore con 100% sforzo e devozione.
L’ultimo tema si chiama shofròt, in esso rievochiamo vari versi che descrivono diversi simbolismi e le forze dello Shofar. Lo Shofar stesso è un ricordo del verse potente dei Salmi (118:5). Guardando lo Shofar si nota che il suo bocchino è piccolo, mentre il punto dal quale esce il suona è largo. Ciò è come il nostro cuore e la risposta di D=o. Come disse il Re David “Dal posto stretto (ovvero il suo cuore compunto) ho chiamato D-o e dalla larghezza D-o mi ha risposto). Avvicinanoci a D-o con un cuore umile, sicuramente riceveremo risposte con rivelazioni gloriose.
Rav Yeruchem Eilfort, Askmoses.com
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