Il Talmùd descrive il seguente comportamento del grande saggio Rabba: quando insegnava la legge Talmudica iniziava sempre la lezione con uno scherzo, facendo ridere i suoi allievi per poi proseguire con la lezione approfondita di legge ebraica.
Sovente relatori usano questa stessa tecnica per catturare l’attenzione del pubblico. Tuttavia ciò non era il caso di Rabba, poiché i suoi allievi erano studiosi dedicati allo studio della Torà e pronti a concentrarsi sugli insegnamenti del loro maestro. Come mai quindi Rabba cercava di farli ridere all’inizio di ogni suo discorso?
I nostri saggi dicono che “simchà, la gioia, rompe attraverso le mura”. Ognuno possiede delle barriere simboliche che circondano le nostre menti e i nostri cuori, creando inibizioni e provocando paura di crescere oltre la nostra zona di benessere (comfort zone). Quando ci si sente tristi e giù di morale, queste mura si rafforzano, la nostra vitalità ed energia positiva defluisce dal nostro sistema, causando apatia e indolenza.
Tuttavia la gioia può buttar giù queste barriere. Quando si è ottimisti, positivi e felici si diventa più flessibili e sicuri di sè, più disposti a provare nuove idee, a rielaborare vecchie abitudini, ad assumere nuovi comportamenti migliori e a crescere oltro alla propria comfort level. Durante momenti di gioia intensa le inibizioni spariscono e le menti e i cuori sono sbloccati, pronti ad innalzarsi a nuovi orizzonti.
Tornando al saggio Rabba, per lui non bastava avere allievi devoti, bensì egli voleva che essi siano creativi e che il loro studio li aiuti a crescere ben oltre il loro livello naturale. Voleva che chiedessero domande stimolanti e che pensassero a modi alternativi per interpretare il materiale studiato, ridere all’inizio della lezione apriva le loro menti per pensare in grandi termini.
La crescita personale, il cambiamento e lo sviluppo umano può accadere solamente in un contesto di ottimismo, gioia e buon umore. Continua a ridere quindi—rompe le mura.
Di Rav Michoel Gourarie, direttore di Bina a Sydney, Australia, per gentile concessione di Chabad.org
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