Domanda: Ho letto molto riguardo al Rebbe di Lubavitch, e ne ho sentito parlare molto al centro Chabad nella mia zona. Un aspetto della sua persona che mi interessa è la sua capacità di sapere cose prima ancora che venissero domandate. Ho anche letto che ogni tanto egli dava benedizioni che portavano a una guarigione di malattie fisiche. Non sono in cerca di miracoli, tuttavia mi piacerebbe sapere di più su questo aspetto della vita del Rebbe.

Risposta: Il Rebbe era un individuo umile che raramente si attribuiva il merito di "operare miracoli". Piuttosto, egli attribuiva i risultati miracolosi delle sue benedizioni e dei suoi consigli alle preghiere rese presso la tomba di suo suocero, il Rebbe Precedente di Lubavitch, Rabbi Yosef Yitzchak, oppure alla nuova mitzvà che l’individuo aveva deciso di osservare. Ci sono centinaia di storie pubblicate riguardo le abilità soprannaturali del Rebbe, e molte non sono ancora state stampate.

Come faceva il Rebbe a sapere qualcosa prima che venisse detto? E cosa c'è dietro le benedizioni soprannaturali che egli soleva dare?

Gli insegnamenti chassidici spiegano che ognuno di noi ha un'anima Divina. Questa è una scintilla di pura Divinità ed è quindi dotata di abilità infinite, incluse quelle soprannaturali. Tuttavia, nella maggior parte di noi, quest’anima è oscurata dal nostro ego e sepolta nel profondo della nostra consapevolezza. Diversamente, l’anima Divina all’interno di uno tzaddik - una persona santa e giusta - è più rivelata, e le sue capacità infinite sono espresse apertamente. In questo caso il corpo è "trasparente", agendo meramente da canale per l’anima Divina.

È difficile comprendere quest'aspetto della vita del Rebbe senza prima capire la definizione di Rebbe. La parola "rebbe" - o rabbi - è composta da tre lettere ebraiche: resh, bet e yud. Queste formano l’acronimo delle parole rosh b’nei yisrael, ovvero, ‘capo del Popolo ebraico’.

Il popolo ebraico è paragonato a un grande corpo, del quale ogni ebreo è un arto. Ogni generazione ha un leader che è la ‘mente’, il centro del sistema nervoso dell’intero corpo. Così il Rebbe ebbe l’abilità di percepire le necessità delle persone e guidarle nelle loro missioni di vita.

Adesso, il legame del Rebbe con le persone non è più fisico, bensì è un legame dell’anima. Ebrei e non Ebrei da tutto il mondo continuano a visitare la tomba del Rebbe chiedendo benedizioni e aiuto spirituale…

Rav Yisroel Cotlar, per gentile concessione di Chabad.org.