Leggendo la storia di Purim come riportata nel Libro di Estèr, è importante tenere in mente che durante la stesura della stessa, gli autori hanno dovuto fare una grande attenzione al contenuto poiché a quel tempo gli ebrei erano ancora sotto il dominio Persiano e esisteva il rischio che le autorità Persiane riuscissero ad ottenere una copia della megillà. Perciò, molti aspetti della storia di Purim, in particolari quelli che potrebbero riflettere negativamente sul re o sull’impero, furono inclusi in una maniera molto velata. La storia completa fu trascritta solamente molte generazioni più tardi, nel Talmud, nei vari midrashìm e commenti.
Inutile dire che Estèr non desiderava andare al palazzo. Non solo era una brava ragazza ebrea che non desiderava sposare un re non Ebreo, ma era già sposata, infatti il Talmud spiega che era sposata con Mordechai, il suo cugino e il leader spirituale di quella generazione.
Per tornare alla tua domanda, Estèr non scelse di sposare un non Ebreo, piuttosto fu obbligata a farlo. Se si fosse rifiutata di aderire ai desideri del re, sarebbe stata uccisa (ricorda che Achashverosh aveva già ordinato che la moglie precedente sia uccisa mentre era in preda all’ira e in stato di ebrezza)!
È per questo che Estèr continuò a vivere a palazzo,
Spero che ciò chiarisca il concetto,
Chana Weisberg, per gentile concessione di Chabad.org
Parliamone