La Torà è formata da due parti, quella scritta e quella orale, ed entrambe furono date a Moshè sul Sinai. La Torà orale spiega e chiarisce quella scritta ed è stata trasmessa di generazione in generazione fino alla sua compilazione finale, la Mishnà e la Ghemarà, che insieme formano il Talmùd. Attraverso il Talmùd una catena ininterrotta di tradizione connette gli studiosi di oggi con la rivelazione sul Sinai, e ci offre una guida per la vita di ogni giorno: ovunque e in ogni situazione la Torà scritta e orale ci forniscono un metro di misura per considerare le nostre azioni.
La Torà è ben più di un libro sacro il cui contenuto va al di là delle conoscenze e della saggezza. La parola "Torà" deriva da una radice che significa "insegnare": la differenza tra insegnamento e saggezza è che la saggezza è una conoscenza astratta nella quale le conclusioni sono raggiunte per mezzo della ragione e pertanto soggette a revisioni. La Torà, invece offre una serie di leggi divine, una guida universale applicata in tremila anni da tutti gli ebrei.
Durante la festività di Shavu'òt, il popolo ebraico sentì la lettura dei Dieci Comandamenti da D-o. Il giorno dopo, Moshè salì al Monte Sinai dove il Sign-re gli insegnò il resto della Torà, sia scritta che orale, in seguito Moshè tramandò tutto ciò che imparò al popolo.
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