Kiddùsh
Prima di iniziare il pasto serale di Rosh Hashanà si santifica la festivià recitando il kiddùsh su un bicchiere di vino o succo d'uva. Clicca qui per il testo del kiddùsh in Ebraico.
Primizia
La seconda sera di Rosh Hashanà si usa mangiare un frutto nuovo di stagione, ovvero un frutto che non è stato assaggiato in quella stagione. Mentre si dice la berachà di Shehecheyanu durante l'accensione delle candele o durante il kiddùsh, è necessario tenere in mente il nuovo frutto.
Secondo la halachà i due giorni di Rosh Hashanà sono considerati come un unico giorno lungo, perciò, alcune autorità halachiche ebbero il dubbio se la benedizione di shehecheyanu, che di solito viene detta all'inizio di una festività, debba anche essere recitato durante l'accensione delle candele e nel kiddùsh della seconda sera di Rosh Hashanà.
Per dissipare ogni dubbio riguardo la validità della benedzione, si deve tenere a mente il nuovo frutto che si mangerà dopo il kiddùsh e dopo aver fatto hamotzì sulla challà, secondo la tradizione sefardita, mentre secondo la tradizione ashkenazita si mangia il frutto prima dell'hamotzì.
Ba-ruch a-tah Ado-nai E-lo-hei-nu me-lech ha-olam bore pri ha-etz.
Benedetto Tu o Signore, D-o nostro, Re dell’Universo, che crea il frutto dell'albero
Challà nel Miele
Subito dopo il kiddùsh si fa la netilàt yadaim, il lavaggio rituale delle mani per il pane. Quando tutti sono seduti a tavola si alzano due pani interi e si dice la benedzione di Hamotzì:
Ba-ruch atah A-do-nay, E-lo-hei-nu Melech Ha-Olam, hamotzì le-chem min ha-are-tz.
[Benedetto Tu o Signore, D-o nostro, Re dell’Universo, che fa uscire pane dalla terra.]
Si taglia la challà, la si intinge nel miele (alcuni la intingono anche nel sale) e la si mangia. Tutti i partecipanti fanno lo stesso.
Cibi Simbolici

Si immerge una fetta di mela nel miele e si dice:
Ba-ruch a-tah Ado-nai E-lo-hei-nu me-lech ha-olam bore pri ha-etz.
Benedetto Tu o Sign-re, D-o nostro, Re dell’Universo, che crea il frutto dell'albero.
Ye-hi ratzon she-te-cha-desh ale-nu shanà tovà u-metu-kà.
Sia la Tua volontà di rinnovarci un anno buono e dolce.
Si mangia la testa di un agnello o di un pesce per essere i primi, i "capi", i modelli nell'osservanza delle mitzvòt.
Si mangia una melograno, dopo aver detto: "Sia la Tua volontà che i nostri meriti siano molteplici come i semi del melograno", questo per essere benedetti con tante mitzvòt, numerose quanto i chicchi del melograno.
È inoltre usanza mangiare vari cibi che alludono a benedizioni e prosperità, ad esempio molti hanno l'usanza di mangiare carote perchè in yiddish, la parola per questa verdura, meren, significa 'moltiplicare'.
La Cucina di Rosh Hashanà
Di Rosh Hashanà è usanza evitare di mangiare cibi aspri e focalizzarsi invece su cibi dolci come simbolo del nostro desiderio di essere benedetti con un anno dolce e colmo di abbondanza. È inoltre usanza evitare di mangiare noci durante Rosh Hashanà poiché il valore numerico della parola ebraica per noci, egòz, ha lo stesso valore della parola chet, peccato.
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