Vorrei dedicare questo articolo in ricordo di mio nonno Rav Zalmen Kazen z"l, che è mancato quest'estate all'età di 92 anni.
Nacque nel 1919 in Gizhatsk, vicino Mosca , la sua famiglia era vittima delle persecuzioni comuniste poichè socialmente attiva nel diffondere ebraismo.
Emigrò in America nel 1970 e fu mandato dal Rebbe di Lubavitch, a Cleveland, Ohio, per aiutare gli ebrei immigrati russi ad integrarsi nella società lì.
Oltre ad essere un rabbino, era anche uno shochet (macellaio rituale) e siccome siamo vicini a Yom Kippur ed è tradizione in questi giorni compiere il rito delle Kapparòt vorrei raccontare questa sua storia.
Un giorno mio nonno incontrò Chaim che aveva disperatamente bisogno di un lavoro.
Per aiutarlo gli offrì immediatamente di lavorare con lui nella macelleria.
Alla fine del primo giorno di lavoro, Chaim volle andare a salutare e ringraziare Rav Kazen e lo vide prendere delle monete dal suo portafoglio, sorpreso gli chiese:
"Rav come mai sei ancora qui? Perchè non vai a casa dopo questa lunga giornata di lavoro?"
Rav Kazen rispose:
"Vado a comprare il mangime per i polli"
Un operaio che udì questa risposta si rivolse a mio nonno dicendogli:
"Domani questi polli verranno macellati, è inutile spendere soldi per nutrirli questa sera"
Mio nonno si rivolse a Chaim e disse:
"Domani io farò la shechità (macellazione rituale) a questi polli, ma oggi sarebbe tza'ar baalè chaiim, infliggere una sofferenza ad un essere vivente, non dar loro da mangiare".
Cosi diede il mangime ai polli e riempì di acqua i loro abbeveratoi.
Chaim ricorda di aver visto mio nonno accarezzare e baciare i polli prima della shechità.
È tradizione prima di Yom Kippur compiere il rito delle kapparòt, ovvero un'espiazione simbolica, dove si chiede a D-o che tutto ciò che non sarà buono e che compieremo in questo nuovo anno venga trasferito ad un pollo che verrà donato ad una causa caritatevole ed il suo corrispondente valore monetario verrà donato ad un povero.
Se vuoi anche tu fare le Kapparot oggi e domani sono gli ultimi giorni disponibili.
Di Mashi Hazan, emissaria di Chabad Lubavitch a Milano.
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