… il Signore tuo D-o ti porrà al di sopra di tutte le nazioni della terra. Verranno su di te e ti sovrasteranno tutte queste benedizioni, se avrai dato ascolto al Signore tuo D-o. (Devarim 28, 1-2).
L’espressione verranno su di te e ti sovrasteranno è alquanto inusuale in un contesto simile perché induce a pensare che una persona stia cercando di evitare, di scansarsi da qualche cosa che, invece, lo raggiunge e lo sovrasta. Poiché non si può immaginare nessuno che voglia scansarsi per evitare le benedizioni, perché viene usato proprio questo termine?
La prima parte del versetto, il Signore tuo D-o ti porrà al di sopra di tutte le nazioni della terra non si riferisce a un dominio materiale, temporale, ma spirituale, come D-o stesso ha dichiarato sul Sinay: Voi sarete per me un reame di sacerdoti, una nazione consacrata (Shemot 19, 6). Alcuni commenti alla Torà interpretano il versetto attribuendogli il senso di una constatazione di un dato di fatto piuttosto che un imperativo. «Voi sarete di fronte a me una nazione consacrata». Il destino di Israel, quello di essere la nazione spiritualmente più elevata, si avvererà con o senza l’adesione volontaria da parte del popolo stesso.
Come è vero che Io vivo, disse il Signore D-o, con mano possente, con braccio disteso e con sdegno manifesto Io regnerò su di voi (Ezechiele 20, 33). È senz’altro preferibile che Israel volontariamente diventi un popolo dedito alla spiritualità, ma se così non fosse esso sarebbe ugualmente obbligato a seguire il destino stabilito per lui.
Se non sappiamo riconoscere che la spiritualità è il vero traguardo della nostra vita e ci ostineremo a perseguire semplicemente gratificazioni e mete materiali, saremo comunque forzati nella giusta direzione.
Ecco dunque che, nella nostra ignoranza, potrebbe veramente accadere che cercassimo di evitare, scansandoci, le benedizioni della spiritualità, ma esse saranno su di noi e ci sovrasteranno fino a che tutti non avremo raggiunto quello stato di santità che ci è stato destinato. La benedizione sarà sopra di noi, perché questo è il volere di D-o.
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