E D-o parlò a Moshé nel deserto del Sinay... (Bemidbar 1, 1)

Perché D-o diede la Torà in un deserto?

Poiché il deserto è in luogo privo di padroni, nessuno, infatti, ha particolari pretese nei riguardi di tali zone. D-o in questo nodo vuole indicare che la Torà appartiene a tutti senza distinzione.

Perché, ancora, la Torà fu data in un luogo non solo privo di padroni, ma anche desolato: un luogo secco asciutto e privo di acqua; un posto privo di comodità, cibo e acqua?

Il popolo ebraico aveva abbandonato la terra fertile dell’Egitto per addentrarsi nel deserto incolto, per ricevere la Torà. Essi non sapevano cosa sarebbe accaduto loro. Ottennero la manna grazie a Moshé, la colonna di nubi che li proteggeva miracolosamente grazie ad Aharòn e l’acqua grazie a Miriam (Ta’anit 9a). Tutto ciò è una lezione morale per noi, oggi: si deve studiare la Torà, accettarne e metterne in pratica i precetti e confidare alla volontà di D-o. Egli provvederà a tutto ciò che ci è necessario materialmente e spiritualmente.