Domanda:

Rav, con tutto il rispetto, non credo che potrai darmi una risposta soddisfacente alla seguente domanda. È scritto nella Torà “E Moshé era molto umile, più di qualsiasi uomo sulla faccia della terra.” È un bel complimento, ma chi ha scritto questo verso? Lo stesso Moshé! Questa è umiltà?

Risposta:

Prima di rispondere alla tua domanda, vorrei rafforzarla. È anche scritto nella Torà: “Moshè parlò faccia a faccia con il Sign-re”, “Non è mai vissuto un uomo come Moshé” e altri simili lodi. Come può Moshé scrivere tutto ciò se è in effetti umile?

La domanda si basa su un fraintendimento di cosa sia l’umiltà. Se essere umili significa considerarsi un buono a nulla, allora la tua è una buona domanda. Ma non è questa l’umiltà. È semplicemente un caso di bassa autostima, che è il contrario dell’umiltà.

Persone veramente umili riconoscono i loro talenti e iI loro successi. Ma non se ne attribuiscono il merito e non si insuperbiscono; sentono che le loro qualità sono un dono di D-o. Essi credono che i loro successi sono stati possibili grazie alle opportunità che sono state offerte loro; per quanto possano diventare famosi, la fama non darà loro alla testa perché non la percepiscono come una propria realizzazione.

Moshé era l’uomo più umile della terra. Era consapevole delle grandi imprese che ha ottenuto. Ha portato gli Ebrei fuori dall’Egitto, li ha guidati nel deserto, ha parlato con il Sign-re sul Monte Sinai per 40 giorni e 40 notti. Nessun essere umano nella storia ha raggiunto il suo livello, e Moshé ne era consapevole. Ma egli credeva sinceramente che la sua grandezza era un dono Divino, e che se le sue stesse opportunità fossero state date a un’altra persona, essa le avrebbe utilizzate in un modo migliore. Egli guardava le persone più semplici e pensava, “se lui fosse al mio posto sarebbe un Moshé migliore di me”.

Considerare di non valere nulla non è umiltà ma è da persone ingrate. Il Sign-re ha benedetto ognuno di noi con qualità uniche, ed è giusto che ne siamo consapevoli. Infatti, soltanto quando siamo consapevoli del nostro valore possiamo essere veramente umili. Ci umiliamo quando chiediamo a noi stessi, “ho ricevuto il potenziale di grandezza: ho saputo usare questo dono nel modo giusto?”

Di Rav Aron Moss per gentile concessione di Chabad.org