Domanda: Non sono religioso, ma leggo i pensieri su Chabad.org ogni giorno. A volte si parla del fatto che il Sign-re è l’Inconoscibile mentre altre volte si dice di amarLo. Non capisco, come si può amare una cosa che è Inconoscibile?
Risposta: Molti uomini ti diranno che dopo 25 anni di matrimonio, la donna con la quale vivono è ancora un grande mistero per loro. Come ha detto mio suocero, usando le sue tipiche espressioni da ingegnere: “a tutt'oggi ho imparato quali bottoni premere, ma non ho ancora idea di come essa funzioni!”
E mio suocero... sì, era molto innamorato di sua moglie all’epoca, dopo più di trent’anni di matrimonio.
Il punto è che tutto questo si applica anche a D-o. È vero che Egli è interamente inconoscibile, perché non ha una definizione. Ma sappiamo come Egli si identifica rispetto a noi, cosa ha creato, quali bottoni premere.
È a questo punto che subentra l’amore. Vediamo che questo D-o infinito e inconoscibile, che ha creato un universo magnifico con stelle e galassie infinite e innumerevoli creature diverse, inclusi noi piccoli esseri umani – Egli desidera avere un rapporto con noi. Ed Egli ci fornisce gli strumenti con cui costruire il rapporto, un rapporto così vicino ed intimo che ci dà la possibilità di stare con Lui in ogni momento della giornata, nell’anima, nella mente e in tutte le membra del nostro corpo. Se meditassimo profondamente su questo concetto, sicuramente i nostri cuori si scioglierebbero.
Questo concetto è esplorato a fondo nel Tanya, capitolo 46. Contatta un rabbino vicino a te per studiarlo, o guarda su Chabad.org.Rav Tzvi Freeman, per gentile concessione di Chabad.org
Risposta: Molti uomini ti diranno che dopo 25 anni di matrimonio, la donna con la quale vivono è ancora un grande mistero per loro. Come ha detto mio suocero, usando le sue tipiche espressioni da ingegnere: “a tutt'oggi ho imparato quali bottoni premere, ma non ho ancora idea di come essa funzioni!”
E mio suocero... sì, era molto innamorato di sua moglie all’epoca, dopo più di trent’anni di matrimonio.
Il punto è che tutto questo si applica anche a D-o. È vero che Egli è interamente inconoscibile, perché non ha una definizione. Ma sappiamo come Egli si identifica rispetto a noi, cosa ha creato, quali bottoni premere.
È a questo punto che subentra l’amore. Vediamo che questo D-o infinito e inconoscibile, che ha creato un universo magnifico con stelle e galassie infinite e innumerevoli creature diverse, inclusi noi piccoli esseri umani – Egli desidera avere un rapporto con noi. Ed Egli ci fornisce gli strumenti con cui costruire il rapporto, un rapporto così vicino ed intimo che ci dà la possibilità di stare con Lui in ogni momento della giornata, nell’anima, nella mente e in tutte le membra del nostro corpo. Se meditassimo profondamente su questo concetto, sicuramente i nostri cuori si scioglierebbero.
Questo concetto è esplorato a fondo nel Tanya, capitolo 46. Contatta un rabbino vicino a te per studiarlo, o guarda su Chabad.org.Rav Tzvi Freeman, per gentile concessione di Chabad.org
Parliamone