Reb Biniamin Ablass è nato a Kofovar in Ungheria ed abita attualmente a Shikun Viznitz a Bnè Brak. Durante la seconda guerra mondiale fu arruolato nell’esercito ungherese e, come tanti altri, fu inserito in un’unità molto dura. Un giorno, decise insieme a tre suoi compagni ebrei di scappare - di disertare. Parecchie volte dovette confrontarsi con la morte, ma riuscì a salvarsi in seguito ad una catena di miracoli. Ecco cosa gli accadde dopo la guerra.
“Uno di noi era professore di storia e conosceva tante lingue straniere. Ma era un comunista fanatico. Qualche anno prima della guerra si era recato in Terra Santa ma non l’aveva apprezzata…C’era troppo ebraismo secondo lui. E così tornò in Ungheria.
Durante i lunghi momenti che trascorrevamo nei bunkers sotterranei, avevamo parlato molto spesso di religione e fede. Questo professore era fermamente convinto delle sue tesi comuniste e rifiutava di riconoscere qualsiasi intervento Divino sulla vita dell’ uomo. Persino quando riuscivamo a salvarci da situazioni molto pericolose, lui affermava che si trattava di pura coincidenza.
Aveva una moglie ed una figlia che si nascondevano sotto la protezione dei comunisti. Il professore constatava con amarezza che gli ebrei erano cacciati e oppressi e sospirava dicendo che era meglio allontanarsi definitivamente da questo popolo. Inoltre diceva che se dopo la guerra gli fosse nato un figlio avrebbe fatto di tutto per nascondergli la sua identità ebraica.
Dopo la guerra il professore ritrovò sua moglie e sua figlia; riuscì inoltre a riconquistare un posto d’onore all’università. Era considerato come uno specialista del socialismo e ricevette anche dei premi per il suo lavoro in questo campo.
Quanto a me, non desideravo altro che andare a stare in Israele. Per questo avevo bisogno di un documento che provasse il fatto che durante la guerra non avevo collaborato con i fascisti ungheresi. Chiesi così al mio amico professore di firmare il documento che provava la mia buona condotta ma, con mio grande stupore, questi rifiutò categoricamente: “So bene che il tuo caso personale è disperato e che resterai attaccato alle tue credenze medioevali. Ma certamente ti sposerai e avrai dei figli: non voglio essere responsabile del fatto che verranno cresciuti in Israele dove subiranno un lavaggio del cervello che causerà loro una sofferenza eterna!” Tutte le mie suppliche furono vane… non era disposto a firmare qualcosa contro la sua coscienza!
D-o però mi ha aiutato e, malgrado il rifiuto del professore, riuscii ad andare in Israele. Mi sposai ed ebbi dei figli che educai ebraicamente.
Dopo tanti anni decisi di ritornare in Ungheria, per rivedere la mia casa natale, per andare al cimitero dove erano seppelliti i miei genitori, per pregare nella mia vecchia sinagoga. Questo viaggio fu allo stesso tempo faticoso e gratificante. Il giorno prima del mio ritorno, tentai di telefonare al mio vecchio amico professore. Fu sua moglie che mi rispose annunciandomi che suo marito era morto, ma che sarebbe stata felice di conoscermi. Le spiegai che non avevo tempo poiché l’indomani sarei ripartito. “ Dove abita?”mi chiese
“In Israele” le risposi, pensando a quanto suo marito sarebbe stato innervosito da questa risposta.
“Ah benissimo, anche mio figlio vive in Israele!”
Non credevo alle mie orecchie. Suo figlio abitava in Israele! Le chiesi il numero di telefono del figlio perché volevo parlargli. Me lo diede con piacere. Non appena arrivai in Israele, lo chiamai e lui accettò molto volentieri di incontrarmi. Arrivando sul luogo dell’appuntamento, mi aspettavo di trovare un membro di un kibbutz, animato dall’ideale comunista del padre… Mai avrei potuto immaginare che il ragazzo con la barba e con una grande kippà nera che veniva verso di me fosse il figlio del mio amico! Passato il primo momento di stupore, gli chiesi di raccontarmi la sua vita, e lo fece volentieri: nato dopo la guerra non aveva ricevuto alcuna educazione ebraica, come aveva giurato suo padre. Durante la sua infanzia seppe per caso, in seguito ad un’ingiuria da parte di un suo compagno di scuola, che era ebreo. “Non farci caso”, disse il professore; sposa una donna non ebrea e non sarai colpevole di continuare la persecuzione di questo popolo!” Ed egli fece così…
“Un giorno sua moglie cominciò ad interessarsi alle religioni del mondo ed arrivò alla conclusione che l’ebraismo rappresenta la verità. Continuò le sue ricerche ed i suoi studi e decise di convertirsi. Contattò un rabbino liberale ma si rese conto l’ebraismo che quest’ultimo le proponeva non era genuino, e decise così di convertirsi con dei rabbini ortodossi.
Fu così che, nonostante tutti gli sforzi da parte del mio amico comunista per abbandonare la religione, suo figlio fu riportato inaspettatamente a ritrovare in Israele un ebraismo integro, senza compromessi!
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