Non si deve affliggere una vedova o un orfano (Esodo XXII:21).

Una volta, Reb Avigdor Halberstam (fratello del Reb Chayim di Tsanz), fu l'invitato d’onore di Shabbat di uno dei preminenti abitanti di una piccola città. In quel luogo la tradizione voleva che il padrone di casa passasse tutta la terrina del Tcholent (cibo tradizionale che si mangia Shabbat a pranzo) all'ospite più illustre, chiedendogli (a titolo di gentilezza, come se egli fosse l'anfitrione) che servisse il caldo pasto a tutti i membri della famiglia. Quando gli fu passato il Tcholent, Reb Avigdor ne prese una porzione, ed un'altra ed un'altra ancora, finché, dopo poco, terminò il tutto non lasciando nulla per le altre persone sedute attorno al tavolo. Quindi egli chiese: “Non ce n'è più di questo Tcholent?” Ed anche il restante che gli fu dato, lo mangiò fino all'ultima cucchiaiata. L'anfitrione e la sua famiglia erano perplessi. Ma era risaputo che i tzadikìm vedono una missione spirituale nell'atto di mangiare, che rivela le scintille di santità occulta nelle cose di questo mondo. E chi sarebbe stato così audace al punto di pretendere di indovinare ciò e i tzadikìm apprezzano?

Ma di fatto, alcuni dei suoi discepoli erano presenti e, conoscendolo da tanto tempo, mai lo avevano visto servire il suo Creatore in questa maniera. Così, s'armarono di coraggio, e qualche tempo dopo, gli chiesero d'illuminarli su cosa di tanto speciale c'era in quel Tcholent. “Sono sicuro che spiegandovi il fatto posso fidarmi di voi” disse. “Per sbaglio l'aiutante in cucina ha condito il Tcholent con kerosene, invece che con aceto. Ne ho sentito l'odore che poi è stato confermato dal gusto. Sapevo che se il padrone di casa o la sua sposa avessero scoperto il fatto, la giovane indifesa avrebbe dovuto subirne le conseguenze e forse perdere l'impiego (ella è orfana e senza mezzi, la poverina). Per questo, ho mangiato tutto il Tcholent ed ho lasciato che pensassero di me ciò che volevano. Perché avrebbe dovuto una ragazzina senza risorse ed orfana essere maltrattata?”

rav Zevin