Elul è il dodicesimo mese del calendario Ebraico. Dopo che il popolo Ebraico fece il peccato del Vitello d'Oro, Moshè passò questo mese (ed altri dieci giorni fino a Yom Kippùr) intento ad ottenere le seconde tavole della legge insieme al perdono di D-o. Pertanto questo periodo è particolarmente d'auspicio per avvicinarci a D-o, che ci aspetta a braccia aperte.

Durante questi giorni è giusto esaminare l'anno trascorso e prepararsi per i giorni solenni di Rosh Hashanà e Yom Kippùr.

Ecco sette usi particolari per questo mese, per prepararci al nuovo anno.

1. Ascolta lo Shofar ogni giorno

Lo Shofar non si suona solo di Rosh Hashanà bensì ogni giorno, tranne Shabbat e la vigilia di Rosh Hashanà, dopo shachrìt, la preghiera del mattino. I suoni penetranti dello Shofar ci incoraggiano ad avvicinarci a D-o, come è scritto: "Che una tromba suoni nella città ed il popolo non avrà timore?"

Leggi: Come e perché si suona lo shofàr durante il mese di Elùl?

2. Dillo Adesso

Le parole sono molto potenti. Quando si firmano lettere o si finisce una conversazione, è uso augurare l'uno l'altro “ketivà vachatimà tovà, ovvero “che siamo scritti e sigillati nel libro della vita.”



3. Leggi il Salmo 27 due volte al giorno

Dopo le preghiere del mattino e del pomeriggio, (o in alcune comunità, quelle serali) si recita il Salmo 27, che inizia con le parole “Di David. Il Signore è la mia luce e la mia salvezza.” Nel 1706 il Kabbalista Rav Binyamin Benish Cohen scrisse che colui che recita questo salmo in una stato di santità, purezza e grande contemplazione le sue preghiere saranno accolte, e che ha la forza di annullare decreti Divini.

Si continua a recitare questo salmo fino a Hoshanà Rabbà.

Il testo del salmo: Salmo 27

4. Tre capitoli al giorno

Il Baal Shem Tov stabilì l'uso di recitare tre Salmi al giorno, dal 1 di Elul fino a Yom Kippùr (di Yom Kippùr si dicono gli ultimi 36 capitoli, completando così l'intero libro dei Salmi.

I salmi sono disponibili qui Daily Study

5. Falli controllare!

Molti hanno l'uso di far controllare i tefillìn e le mezuzòt da uno sofèr, uno scriba, per assicurarsi che siano kasher. Il Rebbe scrisse che quest'uso (riportato nelle classiche fonti halachiche) è "meritevole ed è giusto che tutti lo pubblicizzino".

Contatta un rav se non sai a chi rivolgerti.

6. Chiedere “Scusa”

Selichòt (“Perdoni”) sono preghiere particolari che si dicono nei giorni di digiuno e durante questo periodo. Il culmine delle Selichòt è la preghiera dei 13 Attributi di Misericordia, le stesse parole che D-o diede a Moshè per assicurare il Suo perdono dopo il peccato del Vitello d'Oro. Gli Ashkenaziti iniziano a dire le Selichòt a partire dal Sabato sera prima di Rosh Hashanà. I Sefarditi iniziano dal primo giorno di Elul e finiscono 40 giorni dopo, di Yom Kippùr.

7. Esame di coscienza

In questo periodo è giusto dedicare del tempo al cheshbòn hanefesh (“il resoconto dell'anima”), valutare le nostre attività, i nostri pensieri e le nostre conversazioni dell'anno trascorso. In quali ambiti siamo migliorati e in quali dobbiamo ancora fare qualche sforzo? Pensa onestamente e profondamente e sarai avvantaggiato di Rosh Hashanà.

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