Rabbi Chessed Halberstam lavorò per la Rebbetzin Chaya Mushka Schneerson, per diciotto anni, dal 1970 fino al decesso della Rabbanìt, nel 1988.Egli raccontava la seguente storia di un atto di ahavat Israel della Rebbetzin Chaya Mushka.
Il Rebbe aveva dato istruzioni a Chessed affinché accompagnasse la Rebbetzin al parco dove ella aveva l’abitudine di andar a cibare gli uccellini. Il parco si trovava a Long Island e di solito per andarci percorrevano la Long Island Expressway, la via più veloce e diretta.
Una volta che la via principale era bloccata essi furono costretti a una deviazione attraverso strade laterali. Il percorso era congestionato e il traffico si muoveva molto lentamente. Notarono un gruppo di persone radunate di fronte a una casa: alcuni di loro urlavano e piangevano. Oltrepassata la costruzione la Rebbetzin disse a Chessed che suo padre, il Rebbe Precedente, le aveva sempre detto che qualsiasi cosa si veda è per divina provvidenza e gli chiese, quindi, di tornare nel luogo dove quella gente era raccolta.
Tornarono indietro e scoprirono che si trattava di una famiglia russa che veniva gettata per strada perché era in arretrato con l’affitto.
La Rebbetzin si informò su quanto ammontassero gli arretrati e l’ufficiale giudiziario disse che il debito era di circa ottomila dollari. Ella allora domandò all’ufficiale se, pagando lei l’intera somma, la famiglia potesse fare ritorno nella propria abitazione. La risposta dell’uomo fu affermativa; la Rebbetzin compilò un assegno che l’ufficiale prese, soddisfatto delle garanzie fornite dalla banca della donna alla quale aveva telefonato. La Rebbetzin si assicurò anche che i mobili portati via dalla casa fossero rimessi a posto e quindi si allontanò prima che la famiglia potesse scoprire chi era la loro benefattrice. Ella istruì Chessed affinché non lasciasse trapelare nulla di quanto era accaduto. La storia, infatti, fu rivelata solo dopo la sua dipartita.
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