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La Rabbanìt Chaya Mushka Schneerson era la figlia del sesto Rebbe di Lubavitch, Rabbi Yosef Yitzchak Schneersohn e moglie del Rebbe, Rabbi Menachem Mendel Schneerson. La Rabbanìt, o Rebbetzin in Yiddish, ebbe un'enorme influenza sul movimento Chabad Lubavitch, tuttavia scelse di tenersi lontana dal centro dell'attenzione, svolgendo il suo ruolo da dietro le quinte.

La Rebbetzin ha conosciuto i decenni tumultuosi del nostro secolo, l’oppressione zarista, il regime stalinista in Russia e il nazismo. Il destino ha voluto che ella coprisse un ruolo guida nell’ebraismo, e ciò affiancando prima il padre nella lotta per la propria sopravvivenza e sopratutto per la sopravvivenza di tutto il Popolo Ebraico, e successivamente quale moglie del Rebbe.

La sua vita ha sicuramente lasciato un segno indelibile, quale esempio di donna ebrea. Donna di grande valore, dal portamento regale, brillante e colta, ha coperto il suo ruolo con grande modestia. La funzione della donna nel Popolo Ebraico è quella di garantirne la continuità, fisica e spirituale, e ciò con forza e se necessario lottando ma con modestia e con la serenità che accompagna chi percorre la giusta strada.

In un’epoca in cui il femminismo e i suoi ideali hanno completamente stravolto quella che è la funzione della donna ebrea, la Rebbetzin rappresenta il modello della donna ebrea dei nostri tempi, ed è questa l’eredità che ci ha lasciato.