Egregio Signor …

In linea di massima, non è consigliabile consultare e studiare libri di medicina per tentare di diagnosticare il male di cui si soffre. Mi sembra che lei si debba limitare a fare ciò che ci comanda la Torà, ossia di seguire le indicazioni dei medici e concentrare lo sforzo del cervello del cuore e del pensiero a rafforzare la fede in D-o, che “guarisce ogni carne ed opera meraviglie”.

Non c’è ragione di formulare la propria diagnosi: non è il suo ruolo, soprattutto se ne va della sua tranquillità di spirito e se le porta amarezza. Diversi maestri della Chassidut hanno dichiarato in numerose occasioni: “Pensa bene e sarà bene”.

Per ottenere la guarigione, deve innanzitutto conformarsi alle indicazioni dei medici e smettere il più possibile di riflettere sul suo stato di salute. Riponga nella maniera più solida possibile la sua fiducia in D-,o per il quale nulla è impossibile e a cui nessuno può dettare il comportamento.

Deve inoltre rafforzare il suo attaccamento all’”albero della vita”, ossia alla Chassidut. Concretamente, deve fissare un momento per questo studio, nella misurache le è possibile.

Vol IV, lettera n. 872