Questa lettera era indirizzata a Rav Yitzchak HaKohen Hendel, in occasione del suo matrimonio.
29 Sivan 5704
Saluti e Benedizioni,
In risposta all’invito al suo matrimonio, che sia in un momento di buon auspicio, mando la mia benedizione di mazal tov, mazal tov, che possiate costruire una famiglia in Israel fondata sulle dimensioni profonde della Torà e delle mitzvòt.
Com’è noto, i nostri Maestri affermano (Talmùd Eruvìn 54a) “Il mondo che lasciamo è come una festa nuziale”. La Chassidut spiega che la discesa dell’anima in questo mondo assomiglia ad uno sposalizio: come un matrimonio rivela una dimensione infinita (poiché la facoltà di procreare è possibile solo grazie al potere infinito di D-o), allo stesso modo l’anima in questo mondo procede fino a raggiungere progressi incommensurabili; il servizio verso D-o in questo mondo la rende in grado di ottenere un livello che supera ogni confine, arrivando ad amare D-o “con tutte le tue facoltà” ]come recitiamo ogni giorno nello Shemà n.d.t. [.
Questo matrimonio – il servizio verso D-o di una persona in questo mondo – si manifesta in diverse maniere; in generale si possono distinguere due modi a loro volta suddivisi in due categorie: a) il servizio di D-o compiuto con se stessi esercitato da coloro che Lo servono con tutto il loro corpo e da altri che Lo servono con tutta la loro anima; b) il servizio compiuto con il mondo in senso lato da coloro che studiano Torà e coloro che sono impegnati in attività commerciali.
È possibile affermare che questo è ciò a cui allude l’affermazione dei Maestri nel Talmud per cui “È impossibile che il mondo esista senza un profumiere che vende fragranze che gratificano l’anima” (vedi Talmùd fine trattato Kiddushìn e Berachòt 43b) ed essi concludono: “Felice è colui la cui professione è il profumiere”. La citazione si riferisce alla tribù di Levi “che fu scelta per servire D-o e per fungere da Suoi ministri, informando il popolo delle Sue vite giuste e rette… perciò essi furono allontanati dalle faccende mondane…”.
Tutto ciò si applica ancora di più a un sacerdote, un cohen – il destinatario di questa lettera è appunto un cohen n.d.t. [che “fu mosso dalla sua generosità di spirito e illuminato dalla sua conoscenza a separarsi e stare di fronte a D-o per servirLo… Egli è santificato come santo dei santi. D-o sarà la sua porzione… e provvederà a tutte le sue necessità in questo mondo”.
Con benedizione di mazal tov; “Subito la teshuvà, subito la Redenzione”.
Rabbi Menachem Schneerson
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