La festività di Purim è stata istituita dai Rabbini e non è comandata nella Torà, anche perché la vicenda si è svolta in epoca successiva al ricevimento della Torà al Monte Sinai. Ciononostante, riveste un'importanza anche superiore rispetto alle solennità prescritte tanto che, assieme a Chanukà, sarà festeggiata anche dopo l'avvento di Mashiach. Chanukà e Purim presentano da questo punto di vista parecchie analogie, ma anche differenze.
Chanukà evoca una minaccia di natura spirituale, che incombeva sugli ebrei in Israele sotto Antioco; gli eventi di Purim invece si svolgono quando gli ebrei si trovavano in esilio e la minaccia era fisica: su suggerimento del primo ministro Hamàn, Achashveròsh re di Persia aveva firmato un decreto che sanciva l'uccisione di tutti gli ebrei. gli eventi che hanno portato alla salvezza si sono susseguiti in maniera singolare rispetto ad altre vicende che si ricordano in altre festività (Pessach ecc.):
D-o non è intervenuto in maniera eclatante e con miracoli manifesti ma ha agito in maniera nascosta, lasciando che fossero prima di tutto gli uomini del tempo a prendere l'iniziativa concreta e ad agire per salvare il popolo. Anche il tipo di festeggiamenti che caratterizzano Purim è particolare: non tanto preghiera e raccoglimento quanto festa nel senso di divertimento, maschere, cibo (la giornata di Purim ha il suo culmine nel banchetto del pomeriggio che si protrae fino a sera con cibi raffinati e vino). La parola d'ordine a Purim è proprio indugiare nei piaceri materiali.
Tutto ciò rende Purim una ricorrenza attuale e, più ancora della celebrazione di Pessach, il modello della redenzione definitiva ad opera di Mashiach. L'uscita dall'Egitto era una fuga da un luogo di schiavitù e sofferenza verso la libertà; ai tempi di Achasveròsh non è stato necessario per gli ebrei fuggire. La salvezza è giunta attraverso un capovolgimento della situazione in loco, in modo naturale.
In altre parole, D-o è intervenuto guidando vicende che si sono susseguite per anni, e agli uomini del tempo non era così agevole scorgere il miracolo. Allo stesso modo, l'avvento di Mashiach non sarà il risultato di una fuga ma ci coglierà nella città in cui viviamo, nelle nostre case; e sarà il culmine di un processo di eventi e di capovolgimenti storici e sociali che è già iniziato da tempo, ma che non è immediatamente percepibile a noi ora come "miracoloso". Subito dopo la vicenda di Purim è cominciata la ricostruzione del secondo Bet Hamikdàsh; possano i nostri festeggiamenti di Purim culminare con l'avvento di Mashiach e la costruzione del terzo e definitivo Bet Hamikdàsh.
Parliamone