La bella regina Ester, il ministro cattivo Hamàn, il saggio Mordechài... una favola vera a lieto fine per i bambini, uno spunto per riflessioni più profonde per gli adulti. E uno degli spunti che la vicenda di Purim ci offre riguarda proprio i bambini.
Venuto a conoscenza del decreto di uccisione di tutti gli ebrei ideato da Hamàn, Mordechài ha subito pensato a come poterlo rendere nullo. Camminava per strada quando ha incontrato tre bambini, e ha chiesto loro di recitargli l’ultimo versetto di Torà imparato e i versetti erano: "Non temere un terrore improvviso o l'attacco di un malvagio"; "Organizzate un complotto e sarà annullato... La vostra parola non si avvererà perché con noi è D-o"; "Fino alla vecchiaia sono Io... Io vi sosterrò e vi salverò". Tre versi che hanno rassicurato Mordechài sulla salvezza finale. Egli però non si è limitato ad aver fiducia nell’aiuto Divino; ha pensato a come agire per provocarlo ed accelerarlo. Il primo spunto gli è venuto proprio dai tre bambini: ha deciso infatti di radunare tutti i bambini per pregare L'Onnipotente. Il male doveva essere combattuto con un'arma potente, e quest'arma era la preghiera dei bambini: pura, sincera, senza peccato. Per questo è scritto nei salmi: "Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai fondato la potenza contro i tuoi nemici, tale da far sparire i malvagi e i vendicatori".
Mordechài è riuscito a radunare 22.000 bimbi in un solo luogo, e con loro ha pregato per la salvezza del popolo. Narra il midràsh che Hamàn camminava nei paraggi e ha udito un coro di voci che pregava all’unisono: capendo che si trattava di bimbi ebrei che pregavano ha avuto paura, temendo giustamente che le loro parole innocenti potessero veramente minacciare il suo piano, più ancora del digiuno e delle preghiere degli adulti. In effetti, da quel momento la sorte si è rovesciata a favore degli ebrei, fino al lieto fine dell’annullamento del decreto di Hamàn e degli onori resi da quest’ultimo a Mordechài.
La base solida
È sicuramente per merito dei bambini che D-o ha salvato il popolo e per questo Purim ci insegna che l'educazione dei bambini è fondamentale. Una delle prime istituzioni che si ha l’obbligo di erigere non appena si forma un nucleo di ebrei è sicuramente una scuola. I bambini costituiscono La base del popolo e il suo elemento più puro; se la base è solida, sarà stabile anche l'edificio che vi si edificherà sopra.
Di Deborah Cohenca, tratto dal Lechaim N 9
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