Il vino è considerato una bevanda regale, simbolo della libertà, è quindi la bevanda appropriata per le sere del Sedèr, quando festeggiamo la libertà dalla schiavitù egizia.
Ci sono vari motivi per l’osservanza di bere ben quattro bicchieri di vino, eccone alcuni:

Il Sign-re usò quattro termini per descrivere la redenzione degli ebrei dall’ Egitto, come descritto in Esodo 6,6-8, 1. Vi farò uscire; 2. Vi Salverò; 3. Vi Libererò; 4. Vi Prenderò.

Siamo stati salvati da quattro decreti malvagi del Faraone: la schiavitù, l’uccisione di tutti i neonati maschi da parte delle ostetriche ebree, l’annegamento di tutti i maschi ebrei nel Nilo da parte degli Egizi e il decreto che ordinava agli ebrei di raccogliere la paglia per produrre i mattoni da soli.

I quattro bicchieri sono anche un simbolo della nostra libertà da ben quattro esilii: quello Egizio, quello Babilonese, quello Greco ed infine l’esilio attuale che speriamo finisca presto con l’arrivo del Mashiach.

Le parole ‘bicchieri di vino’ sono menzionate ben quattro volte nel sogno del capo dei coppieri del Faraone descritto in Genesi 40, 11-13. Secondo il Midràsh questi bicchieri sono un’allusione alla liberazione degli ebrei dall’Egitto.

Secondo la Kabbalà esistono Quattro forze di impurità dette anche kelipà. Durante Pèsach, quando festeggiamo la nostra libertà materiale, festeggiamo anche la libertà da queste forze spirituali. Infatti il nostro esodo fisico dall’Egitto era un riflesso della nostra liberazione spirituale, poiché siamo stati tirati via dai tentacoli di depravazione ed impurità che erano davanti a noi per ricevere la Torà e connetterci a D-o.

Di Rav Naftali Silberberg, per gentile concessione di Chabad.org