Il periodo delle Tre Settimane è un periodo di lutto che cade in estate e durante il quale piangiamo la distruzione del Bet Hamikdash, il Tempio di Gerusalemme, e l’inizio dell’Esilio del nostro popolo, un esilio che continua ad oggi.

Per la precisione, le Tre Settimane iniziano nel giorno del 17 di Tammuz, un giorno di digiuno che ricorda, tra l’altro, il giorno quando i Romani ruppero le mura di Gerusalemme e finiscono con il digiuino del Nove di Av, la data nel quale entrambi I Templi di Gerusalemme furono distrutti. Per questo e a causa di altre tragedia accadute al nostro popolo in questo giorno, esso è il giorno più triste del calendario ebriaco,

Osservanze:

Ci sono diverse osservanze inerenti a questo periodo di lutto, ad esempio non si tagliano I capelli, non si comprano vestiti costosi nuovi, non si fanno matrimoni ecc.

Nel giorno del 17 Tammuz si digiuna dall’alba al tramonto, per gli orari precisi per la tua località vedi qui.

Gli ultimi nove giorni delle Tre Settimane, a partire dal 1 di Av, sono un periodo di lutto più intenso, durante il quale ci si astiene dal mangiare carne, dal bere vino, dal fare bagni in mare, dal comprare vesiti nuovi ed altro. Ebrei Ashkenaziti osservano queste leggi dal 1 di Av, mentre molti ebrei Sefarditi osservano queste osservanze dalla settimana del Nove di Av, oltre all’osservanza di astenersi dalla carne. Per ulteriori dettagli vedi.

Il Nove di Av è un digiuno più rigoroso di quello del 17 di Tammuz, infatti il digiuno iniza al tramonto della sera prima. Ci si riunisce in sinagoga per leggere il libro di Echà, Lamentazioni, e, oltre al digiuno stesso, ci si astiene da lavarsi, dallo spalmarsi di crème, dal indossare scarpe di pelle e da rapporti intimi. Fino a mezzogiorno ci si siede su sgabelli bassi o per terra.

Ciò detto, le Tre Settimane non sono solamente caraterizzate dai digiuni e dalla tristezza, infatti in nostri Saggi dicono che coloro che piangono la distruzione di Gerusalemme, avranno il merito di vederla ricostruita con l’arrivo del Mashiach, speriamo che quel giorno arrivi presto, allora tutte le date tristi del nostro calendario saranno trasformati in giorni di grande gioia e felicità.

Tratto da Cyberderashà.it e Chabad.org.