L'osservanza di Purìm come festa fu designata dai Maestri e dai Profeti. Il quattordici e il quindici di Adàr sono celebrati come Purìm. Il giorno specifico in cui si festeggia Purìm dipende dal luogo: nei posti in cui viene celebrato il quattordici, non si celebra il quindici e viceversa, come è scritto nella Meghillà: per confermare questi giorni di Purìm al tempo fissato (Estér 9, 31).

Ma perché ci sono giorni diversi in cui si festeggia Purìm in base alla città in cui si vive?

Notiamo che già ai tempi di Mordekhài ed Estér, a Shushàn, capitale dell'impero persiano, Purìm venne istituito in un giorno diverso rispetto che nelle altre città. In tutte le altre città la battaglia contro gli uomini di Hammàn ebbe luogo il tredici di Adàr, poi la gente si riposò e celebrò la vittoria il quattordici di Adàr. A Shushàn, invece, la battaglia avvenne il tredici e il quattordici di Adàr, poi la gente si riposò e celebrò solo il quindici. Era perciò giusto che solo la città di Shushàn dovesse celebrare Purìm il quindici di Adàr. I saggi di quell'epoca però desideravano dare onore a Gerusalemme e alla terra di Israele, che in quel periodo era desolata. Perciò essi stabilirono le seguenti regole:

Shushàn e tutte le città che erano cinte da mura ai tempi di Yehoshu'à bin Nun (Giosuè, che fu il primo a conquistare Èretz Israèl) devono celebrare Purìm il quindici di Adàr. Le città che non erano circondate da mura ai tempi di Yehoshu'à bin Nun, anche se lo sono adesso, devono celebrare Purìm il quattordici di Adàr.

Oggi l'unica città che festeggia Purìm il quindici di Adàr, insieme a Shushàn, è Gerusalemme. Sebbene la Meghillà venga letta anche il quindici di Adàr in alcune città di Israele (ad esempio, Acre, Jaffa e Tiberiade), questa è solo un'usanza basata sulla possibilità che esse potessero essere circondate da mura ai tempi di Yehoshu'à bin Nun. Queste città celebrano Purìm il quattordici; la lettura addizionale della Meghillà il quindici è basata sul dubbio circa il loro status e perciò non recitano le benedizioni durante la lettura del quindici.