Il Sign-re dice a Moshè di impartire ad Aharòn ed ai suoi figli le regole inerenti ai loro diritti e doveri qualikohanim (sacerdoti) con l'incarico dei korbanòt, i sacrifici di animali e le offerte di farina portati al Santuario.

Il fuoco sull’Altare deve bruciare costantemente. Sull'Atare si immola l'intera olà, le parti di grasso delle varie offerte (per la pace, per l'espiazione dei peccati e per la colpevolezza) insieme alla porzione prevista prelevata dall’offerta di farina.

I kohanim mangiano la carne dei sacrifici del peccato e della colpevolezza e le rimanenze della farina. L’offerta per la pace viene mangiata da colui che l'ha portata nel Santuario, ad eccezione di alcune parti, indicate con precisione dal kohèn. La carne delle offerte è considerata sacra e può dunque essere mangiata soltanto da persone ritualmente pure e solo nel luogo sacro e in un determinato lasso di tempo.

Aharòn e i suoi figli rimangono nel comprensorio del Santuario per sette giorni, durante i quali vengono iniziati al sacerdozio da Moshè.