Bil’àm fu un profeta delle nazioni ed è scritto di lui: Vide ‘Amalèk e pronunciò il suo oracolo e disse: “La prima fra le nazioni è ‘Amalèk, ma il suo avvenire è di andare in perdizione” (Bemidbàr 24, 20).

Perché si definisce ‘Amalèk come la prima fra le nazioni? Non fu forse preceduto da settanta nazioni discendenti da Shem, Cham e Yefet?

Il versetto va inteso in questo senso: la prima fra le nazioni a muovere guerra contro Israèl fu ‘Amalèk. Dal tempo in cui Israèl lasciò l’Egitto nessuna lo attaccò prima della venuta di ‘Amalèk.

A tali notizie i popoli saranno atterriti, un tremito coglierà gli abitanti della Filistea. A loro volta i capi dell’Idumea sbigottiscono, i prodi di Mo’àv sono presi da terrore, si struggono tutti gli abitanti di Cana’àn. Siano colpiti da timore e spavento, la maestà del tuo braccio li renda immobili come pietra (Shemòt 15, 14-16).

Quando fu evidente tutto ciò? Quando il Sign-re manifestò i suoi segni e il suo potere in terra d’Egitto e quando aprì il mare di fronte a Israèl, insieme a tutte le acque del mondo, l’umanità intera comprese che D-o faceva miracoli per i suoi figli, per la discendenza di Israèl. Tutto ciò che era stato corrotto dall’uomo fu pronto a essere spontaneamente rettificato, perché la Gloria del Sign-re si rivelò al monte Sinay e la Torà fu data a Israèl, che si trasformò in una nazione di Sacerdoti che deve essere di esempio per tutti i popoli della terra.

Israèl stava per entrare nella Terra, che era sua eredità, e che stava per rendere la residenza che Tu ti sei riservato, il Santuario, Sign-re, che le tue stesse mani hanno preparato (Shemòt 15, 17).

Poiché: avverrà alla fine dei giorni che il monte della casa del Sign-re si ergerà sopra la sommità dei monti, e sarà elevato più dei colli e ad esso affluiranno tutte le nazioni (Yesha’yà 2, 2).

Tutti i re delle nazioni tremavano, gli abitanti della Filistea e di Cana’àn riconoscevano tra loro che la Terra era sul punto di tornare al proprietario di diritto. I principi di Edòm e di Mo’àv si trovarono senza alcun potere e dimenticarono il loro antico odio per Israèl. Tutta l’umanità fu pronta a unirsi a Israèl nel canto: Il Sign-re regna in eterno (Shemòt 15, 18). Chi sarebbe stato così folle da muovere guerra a Israèl proprio in quel momento, senza avere, per di più alcuna speranza di vittoria?

Cosa fece ‘Amalèk? E ‘Amalèk venne e mosse guerra contro Israèl. Era forse una nazione più potente di quella del faraone, più forte di Sichòn e Og, dei re della terra di Cana’àn, dei principi di Mo’àv e di Edòm?

Perché decise di muovere guerra proprio nel momento in cui tutti si tiravano indietro con timore reverente?

Forse Israèl aveva varcato i suoi confini nel passato o aveva forse l’intenzione di farlo nel futuro? No, non si trattò di questo.

La crudeltà e l’odio di ‘Amalèk, gratuiti e simili a quelli del serpente, gli fece attaccare Israèl. Sebbene, sapesse che il suo gesto sarebbe stato causa del suo stesso sradicamento da questo mondo, tuttavia tentò di spegnere la fiamma di D-o in terra. Israèl deve rendere a ‘Amlèk e alla sua stirpe misura per misura ciò che subì da quel malvagio che venne per distruggere e per odiare. Israèl deve rispondere, non può voltarsi indietro, né sottrarsi in alcun modo all’obbligo, come è detto: E quando il Sign-re ti darà tregua da tutti i tuoi nemici all’intorno nella terra che sta per darti in eredità poiché tu ne prenda possesso, cancellerai il ricordo di ‘Amalèk di sotto il cielo, non dimenticarlo! (Devarìm 25, 29).