Qual è la lettera che si trova a metà della Torà? Ho letto che è la lettera vav nella parola gachòn, in Levitico 11:45. Secondo un mio amico non è così. Ci potresti aiutare?

Risposta: Tu e il tuo amico avete entrambi ragione. Il Talmùd discute quali sono i punti centrali della Torà e include la vav di gachòn come la lettera a metà.

Un tempo i Saggi venivano chiamati soferìm, ‘coloro che contano’, poiché essi contavano tutte le lettere del Sèfer Torà. Essi solevano dire: «La lettera vav della parola gachòn rappresenta il punto centrale delle lettere della Torà. Le parole daròsh daràsh, in Levitico 10:16, rappresentano la metà delle parole della Torà. Il verso che inizia con la parola vehitgalachà, in Levitico 13:33, rappresenta il punto centrale dei versi della Torà. La lettera ayin della parola miya’ar è invece la metà del libro dei Salmi, mentre il verso vehùu yechapèr avòn è la metà dei versi dei Salmi (78:38).1»

Tuttavia, contando le lettere e delle parole del Sèfer e dei Salmi si scopre che la lista del Talmùd non è corretta!2

Infatti, un Sèfer Torà contiene 304,805 lettere, il che significa che la lettera centrale sarebbe la 152,403esima; ma ci sono 157,236 lettere fino alla lettera vav nella parola gachòn sopra menzionata. Per far sì che questa sia la parola a metà della Torà, dovrebbero esserci altre 9,667 lettere nel Sèfer!

Rabbi Yitzchak Yosef Zilber ha una spiegazione affascinante riguardo l’asserzione enigmatica del Talmùd. Egli sostiene che nonostante le lettere della Torà siano scritte con un testo standard, alcune lettere sono diverse, talune sono scritte in una maniera inusuale, mentre altre sono più grandi o più piccole delle lettere standard della Torà. Se si contassero queste lettere piccole e grandi se ne troverebbero 16 o 17 (a seconda se contiamo la vav tagliata in mezzo in Numeri 25:123. Tra queste, la nona lettera è la vav di gachòn. In altre parole, il Talmùd non intende dire che la vav di gachòn è la lettera di mezzo di tutte le lettere della Torà, bensì che essa è la lettera di mezzo di tutte le lettere diverse del Sèfer Torà.4

Questa spiegazione viene rafforzata dal fatto che nei Salmi ci sono cinque o sette lettere che sono insolitamente grandi, piccolo o ‘appese’ sopra o sotto altre lettere e secondo entrambi le liste in questo caso la ayin di miya’ar è la lettera di mezzo.5

Similmente, ci sono 77 casi di lettere doppie nel Sèfer Torà, ad esempio, “Avrahàm, Avrahàm” e “Nòach, Nòach”. Di questi 77 casi, il 39esimo, quello di mezzo delle parole insolite trovate nella Torà, è daròsh, daràsh.6

Per quanto riguarda il Salmo 78:38 e la sua posizione come verso di metà del Libro dei Salmi, è vero che la metà dei Salmi è due versi prima; tuttavia, siccome quei versi parlano del disonore e della vergogna del popolo Ebraico,7 il Talmùd evita di menzionare quei versi e sceglie quello più vicino che parla della misericordia di D-o nonostante la nostra iniquità.