Domanda: Nel Libro di Bereshit, poco prima dell'inizio della narrazione del diluvio, sono scritti i versi seguenti:

"E il Sign-re si pentì d’aver fatto l’uomo sulla terra, e se ne addolorò nel Suo cuore. E il Sign-re disse: 'Cencellerò gli uomini che Ho creato dalla terra, sia gli uomini che gli animali, dai rettili agli uccelli del cielo; poiché mi Sono pentito di averli fatti'." (Bereshìt 6:6-7)

Il testo sembra supporre che il Sign-re abbia fatto qualcosa di sbagliato, che se ne sia pentito e che è quasi sorpreso dal risultato.

Com'è possibile che sia così se Egli conosce la fine prima dell'inizio?

Risposta: Il Midrash Bereshit Rabba (27:4) offre il seguente commento su i versi da te citati.

Un eretico pose a Rabbi Yehoshua figlio di Korcha la seguente domanda "È vero che voi Ebrei dite che il Sign-re conosce il futuro?"

Rispose Rabbi Yehoshua, "sì".

"Come mai allora," continuo' l'eretico "è scritto che 'se ne addoloro' nel suo cuorÈ?"

Rispose Rabbi Yehoshua, "hai mai avuto un figlio?"

"Sì" rispose l'eretico.

"Che cosa hai fatto?"

"Ho gioito."

"Ma non sapevi che un giorno morirà?"

Rispose l'uomo, "Si gioisce quando è il momento di gioire e si tiene il lutto quando è il momento di essere in lutto".

Disse Rabbi Yehoshua, "È esattamente così anche con il Sign-re".

Rashi, il classico commentatore, cita questo Midrash e aggiunge altre parole per elucidarlo ulteriormente. Ecco le parole da lui aggiunte, "Nonostante il Sign-re sapesse che essi avrebbero peccato e che sarebbero stati distrutti, Egli li creò comunque per il bene dei giusti che sarebbero discesi da loro".

In altre parole, il Sign-re ha creato l'umanità perchè Egli desiderava esseri umani giusti, perciò, quando li creò, Egli gioì. Era ben conscio del fatto che ci sarebbero stati uomini malvagi poichè non può esserci rettitudine senza malvagità, il bene senza il male. Ma ora, era il momento di gioire, in futuro, quando sarebbero giunti i malvagi, sarebbe stato il momento di piangere.

Se desideri approfondire questo concetto ulteriormente, rifletti su quanto segue. Il Sign-re è coinvolto nel Suo creato o È situato oltre ad esso? Da un lato, essendo il Creatore di tutto ciò che esiste, Egli deve essere completamente separato da tutto ciò che il creato contiene. D'altro canto, Egli deve essere qui in questo momento, in ogni istante e in ogni evento. Per questo si dice che Egli è entrambi, com'è scritto nei testi di Chassidut: Egli è all'interno di ogni cosa e comprende tutto simultaneamente. Per essere D-o Egli deve, per così dire, avere due menti che funzionano in contemporanea: percepisce le cose allo stesso tempo dal loro interno e dall'esterno.

Ed è proprio questo concetto che Rabbi Yehoshua volle spiegare all'eretico: da un lato, il Sign-re conosce tutto prima che accade, Egli è al di là di tutto e nulla ha effetto su di Lui. Allo stesso tempo, Egli partecipa all'interno di ogni evento mentre accade in modo intimo, all'interno della tristezza, all'interno della gioia, dentro al dolore e dentro lo splendore che scaturisce dal dolore. Entrambe le modalità sono reali e veritiere nelllo stesso istante, ed Egli si trova in entrambe.

Rav Tzvi Freeman, Per gentile concessione di Chabad.org