Domanda :

Ho recentemente partecipato ad una lezione sulla Kabalà e sul Pensiero Chassidico; il Rav parlava dei “quattro elementi” (terra, acqua, aria e fuoco) così come si trovano nell’anima della persona. In questa lezione ho ritrovato idee dell’antica filosofia greca e medioevale, ma ci sono stati parecchi progressi da allora: la mia tavola periodica indica ben 117 elementi! Non è un po’ “datata” questa visione della Torà?

Risposta:

Ho letto due risposte scritte sull’argomento dal Rebbe di Lubavitch.

Nella prima lettera egli spiega quanto segue. Dei “quattro elementi di base” – chiamati yesodòt – si parla per la prima volta nel Midrash Rabbà, successivamente nello Zohar e più tardi nei testi di Kabalà. Prima di tutto va precisato che la chimica non riconosce più di 100 elementi di base, ma un numero considerevolmente inferiore di componenti e particelle di base. Gli elementi che si contano in più di 100 sono essi stessi composti da atomi (le più piccole particelle in cui un elemento può essere scomposto mantenendo le sue proprietà e caratteristiche). Ma gli atomi di per sé sono composti a loro volta da particelle più piccole come elettroni, protoni, neuroni ecc. In altre parole, il termine “elemento” (con cui in senso proprio si indica la più piccola particella indivisibile di materia) non viene più usato nel suo significato originario e nemmeno il termine “atomo”.

È importante tenere tutto questo a mente quando si parla degli yesodòt. Non si tratta infatti di qualcosa che in circostanze normali è indivisibile o immutabile, ma di una componente che contribuisce in maniera sostanziale a costruire qualcosa che esiste nel mondo. Un’altra scuola di pensiero concepisce i quattro yesodòt non in senso fisico ma in senso per così dire qualitativo: fuoco come le proprietà di calore o aridità; acqua nel senso di freddezza ed umidità e così via.

Nella seconda risposta il Rebbe aggiunge che altri ancora ipotizzano che gli yesodòt possano corrispondere a un tipo diverso di quattro elementi: positivo, negativo, materia, antimateria.

Di Dovid Zaklikowski, per gentile concessione di Chabad.org