Domanda: Ho letto nel libro di Esodo, 31,18, che Moshè scese dal monte con due tavole di pietra, ma non ho visto nulla riguardo alla loro forma, la misura o di quale pietra erano fatte. Mi puoi dare qualche informazione al riguardo?
Risposta: Certamente! Per quanto riguarda le dimensioni: Secondo la tradizione si trattava di due blocchi spessi di pietra, alti e larghi sei tefachim (pugni) e profondi tre. In misure modern e s a r e b b e c i r c a 45.7cm x 45.7cm x 22.9cm. I saggi del Talmùd (Bava Batra 14a), descrivono come queste tavole, insieme ad altri oggetti, erano della misura giusta per essere inseriti nell’Arca che Moshè costruì, come descritto in Esodo. È interessante notare che nei scritti ebraici non esiste un riferimento alla forma arrotondata delle tavole, un disegno molto comune che sembra avere origini in fonti non ebraiche, probabilmente da artisti non ebrei.
Secondo la tradizione, entrambi le tavole erano fatte di zaffiro. Dopo che Moshè ne ruppe le prime, il Sign-re mostrò a Moshè una grande quantità del materiale nella sua tenda, in questo modo Moshè ne usò un po’ per costruire le seconde tavole e gli fu permesso di tenere il materiale rimanente. (Rashì Esodo 34,1). Infine, per quanto riguarda la scritta secondo la maggior parte delle opinioni, a sostegno di quelle di Rabbi Chanina ben Gamliel menzionata nel Talmud di Gerusalemme Shekalìm 6,1, i primi cinque comandamenti erano scritti su di una tavola e gli altri cinque erano scritti sull’altra. Infatti la Torà descrive la scritta in questo modo in Esodo 32,15: “incise da entrambe le loro parti; su un lato e sull’altro essi erano incisi”.
Ciò significa che che la scritta era incisa da un lato all’atro. Pertanto, le parole erano chiaramente leggibili da un lato e di conseguenza lette al contrario dall’altro. Ci sono due lettere ebraiche chiuse da tutti i lati e molto simili d’aspetto, in particolare si tratta della mem finale ם, e della samech ס . Secondo l’opinione di Rav Chisda, i centri di queste due lettere erano miracolosamente sospese nel loro posto nelle tavole. (Talmud, Shabbat 104a, Rashi). Secondo Chizkuni i buchi di queste lettere hanno rese le tavole più frantumabili.
Secondo altre opinioni, invece, la scritta era miracolosamente leggibile da entrambi i lati, in altre parole, nonostante le lettere siano state incise da un lato all’altro era possibile leggerle da destra a sinistra da entrambi I lati delle tavole. Rabenu Bachye spiega che ciò era così poiché la Torà può essere compresa su due livelli, quello rivelato e quello nascosto.
Rav Menachem Posner per gentile concessione di Chabad.org
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