Parte del lutto per la distruzione del Tempio e l’esilio del popolo d’Israele include l’astensione da attività piacevoli durante la notte e il giorno del 9 di Av, nello specifico: a partire dal tramonto della sera prima fino al crepuscolo del giorno dopo. Clicca qui per gli orari precisi nella tua località.

In questo giorno non è permesso:

• Mangiare ne bere. Tutti gli adulti ebrei (ragazzi dai 13 anni in poi, le ragazze dai 12 anni in poi), anche donne in gravidanza o che allattano, hanno l'obbligo di digiunare il giorno di Tishà be-Av, se sono in buona condizione di salute. Altrimenti è bene consultare un'autorità rabbinica. Una persona che è esentata dal digiuno non dovrebbe mangiare cibi prelibati ma solo cibi che sono strettamente necessari per la sua salute.

• Calzare scarpe di cuoio, sono permesse solo scarpe di gomma, tela o altro materiale sintetico.

• Sedersi su una sedia o una panchina; ci si siede per terra o su uno sgabello basso fino a mezzogiorno secondo l’orario halachico, clicca qui per l’orario esatto nella tua città.

• Lavarsi, incluso doccia o fare il bagno tranne le seguenti eccezioni: Se le mani sono macchiate, è permesso ripulirle con acqua fredda come pure dopo aver usato i servizi. Quando si prepara il cibo per bambini o per il pasto post digiuno è permesso lavare il cibo. Al mattino, quando ci si alza, si lavano le mani nel modo tradizionale: versando l'acqua tre volte alternativamente solo sulle dita di ogni mano.

• Spalmare creme e unguenti. È permesso dare un bagnetto a un neonato e mettere unguenti se sono necessari.

• Avere rapporti intimi.

• inviare regali o salutarsi.

• Andare in gita, in viaggio o altre attività simili.

• Indossare vestiti eleganti.

• Studiare Torà tranne il materiale che riguarda la distruzione del Tempio o altri avvenimenti tristi, questo perchè “i comandamenti di D-o sono giusti, causando il cuore di gioire” Salmi, 19:9. Questa proibizione inizia a mezzogiorno della viglia del digiuno.

“Colui che piange Gerusalemme meriterà di vedere la sua gioia, come il versetto promette (Isaia 66:10): “Gioite con lei assai, tutti coloro che la piangono’”, Talmùd Ta’anìt 30b.