Domanda: Ogni venerdì pomeriggio esco per far jogging alla'aria aperta. Nel mio percorso è inclusa la via ove si trova la tua sinagoga. Ho notato che vi entrano sempre molte persone. Sinceramente non capisco perché la gente vada in sinagoga ogni Shabbàt. Io ci vado una o due volte l’anno e mi sembra più che sufficiente!

Risposta: Mi fa piacere sentire che ti stai tenendo in forma. Ma devi proprio correre ogni settimana? Una volta all’anno non basta? Presumo che la risposta sia negativa sostenendo che per mantenersi in forma è necessario rispettare un programma con ritmo costante. Se non ci si esercita in modo regolare il corpo si impigrisce. Coloro che non praticano gli sport affermano di essere in buona salute e che questi non siano tassativi per la salute. Inconfutabilmente, sbagliano! Ma l'indolenza o meglio, la mancanza di volontà, impedisce loro di affrontare la realtà e di ammettere di conseguenza che l'esercizio fisico è invece più che salutare.

Vero è che sollecitare con insistenza il fisico può anche essere nocivo, ottenendo il risultato di non poter più svolgere alcuna attività fisica e per giunta di crollare! In realtà è giusto esigere sforzi dall'organismo ma senza fargli oltrepassare i suoi limiti. Se si riesce a dosare la quantità adatta di movimenti da effettuare, il proprio fitness migliorerà gradualmente e, con il tempo, si potrà persino aumentare il numero di esercizi e svolgerli agevolmente.

La salute dell’anima è paragonabile a quella del corpo. Se non si prestabiliscono obiettivi spirituali da raggiungere si rischia l'autocompiacimento e l'accontentarsi di una vita sfibrata e pallida, tanto sbiadita da arrivare al punto di non afferrare il vuoto di un'esistenza così patetica. D'altro canto, come ho già sopra menzionato, mutamenti repentini provocano attrito e situazioni traumatiche irreversibili. Ogni essere umano dovrebbe valutare quali siano gli apporti adeguati alla sua salute spirituale tenendo conto delle esigenze e delle predisposizioni della sua anima tramite un lavoro di profonda introspezione, ponendosi quesiti sulle sue fonti d'ispirazione, sulla sua maturità mentale e intellettuale. Se per sbaglio non ingiunga ordini troppo severi alla sua anima, se sta cercando di farla crescere prendendo in cosiderazione le sue facoltà o se sta procedendo in folle. Come ci si può fissare delle mete da conseguire al fine di far sbocciare il benessere e l'appagamento tanto agognati, evitando rischi di fratture?

Frequentare la sinagoga è uno degli elementi che compongono il programma di fitness che dovremmo praticare tutti. È un’occasione per flettere i muscoli dell’anima per mezzo della preghiera, la meditazione e l'approfondimendo delle proprie conoscenze. Per alcuni una frequenza settimanale è esagerata, forse ne basterebbe una mensile. Per taluni una volta a settimana è l'ideale mentre per talaltri è insufficiente. Quest'ultimi sentono il bisogno di andare in sinagoga quotidianamente, solo così si sentono soddisfatti. Sta ad ognuno di noi provare, sperimentare, studiare le proprie aspirazioni e capacità e in base a ciò potremo essere in grado di trovare il giusto equilibrio tra preghiere, studio, canti, incontri e convivialtà spirituale. Così si mantiene l'anima in forma!

Occasionalmente potresti aver bisogno di un ‘personal trainer’ (rabbino) che ti potrebbe consigliare sugli esercizi spirituali adatti a te. Trova il rabbino che più ti si adatta.

Di Rav Aron Moss, per gentile concessione di Chabad.org