Domanda: Sicuramente D-o non è ipocrita; quindi, se Egli ci dice di fare qualcosa, dovrebbe farlo anche Lui. Pertanto, D-o non dovrebbe forse essere obbligato a dare cibo ai poveri? Perché non aiuta i Suoi figli anziché comandarci di farlo per Lui?

Risposta: Supponiamo che tu conosca una famiglia che non ha cibo da mettere in tavola. Vuoi aiutarli e mandi un cospicuo assegno per posta; tuttavia l’assegno non arriva mai a destinazione perché il postino tiene l’assegno per sé.

Allora ordini un pasto online per loro, ma il ristorante sbaglia ordine e consegna il cibo a qualcun altro.

Sempre determinato ad aiutare, ordini la spesa da essere consegnata a casa loro ma il camion delle consegne non arriva.

Esasperato, vai alla App del tuo conto in banca e fai un trasferimento diretto al loro conto, ma la App non funziona.

Hai provato ad aiutare? Sì. La famiglia è stata aiutata? No. Cosa è andato storto? Sei stato deluso dal sistema. Sicuramente le tue intenzioni sono buone ma stai facendo affidamento su altri che facciano la loro parte: se però non lo fanno, l’aiuto non arriva a chi ne ha bisogno.

Indubbiamente D-o vuole aiutare tutti. Perciò ha creato un mondo che ha tutte le risorse necessarie per sfamare ogni bocca ed Egli ha messo in piedi un sistema per consegnare la merce a coloro che ne hanno bisogno.

Ci sono abbastanza soldi nel mondo affinché tutti abbiano ciò che serve loro, c’è abbastanza amore da dare ad ogni persona sola e abbastanza tempo per aiutare coloro che non possono aiutarsi. Tutto ciò che serve sono le buone intenzioni e un senso di responsabilità, da parte di chi ha di più, di condividere con chi non ha.

Noi siamo il Sistema. Tu d io. Fare la nostra parte per far funzionare il sistema si chiama tzedakà. Comunemente tradotto come carità, la parola significa giustizia poiché è giusto che diamo una parte dell’abbondanza che D-o ha designato per altri.

Perché quindi esistono persone affamate? Perché non stiamo facendo il nostro mestiere. Se non facciamo le consegne, il cibo non arriva a destinazione. Questo non è colpa di D-o bensì è colpa nostra.

Sicuramente D-o potrebbe eliminare l’intermediario e cibare gli affamati direttamente. Tuttavia ciò intralcerebbe lo scopo della creazione, ovvero quello di creare un mondo di bontà dove gli esseri umani scelgono di usare i loro doni per aiutarsi l’un l’altro.

Non abbiamo solo bisogno di nutrimento ma anche di significato, e per darci una vita densa di significato, D-o ci dà l’opportunità di dare. Quando aiuto qualcuno che è più bisognoso di me, anche io mi sto nutrendo. Dò del cibo e ricevo in cambio molto di più. Ricevo il dono di uno scopo.

Rav Aron Moss per concessione di chabad.org