Gerusalemme, Yerushalayim, è sempre nei nostri cuori e parte del DNA del popolo ebraico. Ecco otto insegnamenti Ebraici riguardo l'unicità di questa città santa, la tristezza della sua distruzione e la promessa per la sua rinascita.
1. La città più bella
Oltre ad essere la capitale del popolo ebraico, Gerusalemme è anche considerata la città più bella del mondo. Come è scritto nel Talmùd (Kiddushìn 49b)
Dieci misure di bellezza sono state date al mondo. Nove sono state prese da Gerusalemme ed una è stata distribuita per il resto del mondo.
2. Il Portale del Cielo
Il Muro Occidentale è uno dei luoghi più rinomati in Israele e nel mondo. Esso è anche noto come il Muro del Pianto. Questo nome venne coniato da arabi quando videro come gli ebrei affluivano al luogo per pregare davanti al loro Padre in Cielo.
Il legame tra Gerusalemme e la preghiera ebraica è molto profondo. Infatti quando Giacobbe dormì a Gerusalemme, il Midrash (Pirkè d'Rabbi Eliezer 35) riporta:
Giacobbe si svegliò di mattina e disse: "La casa di D-o è in questo luogo!"...da ciò si deduce che chiunque prega in questo luogo, a Gerusalemme, è considerato come se stesse pregando davanti al Trono Divino, poiché quello è il posto del cancello del cielo, con una porta sempre aperta da Colui che ascolta tutte le preghiere. Infatti, Giaccobe dice, "Questo è il portale del cielo".
3. Perché Gerusalemme è stata distrutta?
La bellezza splendida di Gerusalemme fu interrotta quando fu distrutta dagli invasori nemici che lasciarono la città, incluso il Tempio Santo, in rovina. I saggi attribuiscono molti fattori come motivazione per la distruzione. Eccone uno (Bava Metzia 30b):
Rabbi Yochanan dice: Gerusalemme è stata distrutta perché [le corti] giudicarono casi in base alle legge della Torà nella città. Cos'altro avrebbero dovuto fare? Avrebbero forse dovuto giudicare casi arbitrariamente? Piuttosto, [il problema era che] essi avevano stabilito le loro sentenze in base alla legge della Torà prendendo la legge alla lettera, senza andare oltre.
4. Lutto e Resurrezione
La distruzione di Gerusalemme non toccò solo pietra e intonaco. Infatti quando era al massimo della sua magnificenza, Gerusalemme era un posto dove si sentiva la divinità. Anche al giorno d'oggi, quando Gerusalemme è stata ricostruita, continuiamo a piangere per la Gerusalemme che fu, per la sua luce incomparabile. Pertanto, è scritto (Taanìt 30b):
Chiunque piange Gerusalmme meriterà di vedere la sua gioia.
5. La Gerusalemme superiore e la Gerusalemme inferiore
Gerusalemme ha una città gemella, ovvero la città celeste, la “Gerusalemme superiore.” Lì, nel regno spirituale, essa corrisponde alla città fisica che si trova nelle alture della Giudea. Ovviamente, questa città dura in eterno inalterata da nemici. Tuttavia, Rabbi Yochanan dice (Taanìt 5a):
Disse il Santo benedetto Egli sia: non entrerà nella Gerusalemme superiore fin quando entrerà nella Gerusalemme inferiore.
Quando il Mashiach riporterà Gerusalemme al suo splendore la Gerusalemme spirituale verrà redenta anch'essa.
6. Un futuro brillante
Grazie a D-o, Gerusalemme è una città che pullula di vita ebraica. Però, gli ebrei della città vivono sempre sotto lo spettro di un potenziale attacco terroristico. Aspettiamo con ansia il giorno quando verranno realizzate le parole del profeta (Zaccaria 8:3):
Così disse il Sign-re: Ritornerò a Sion, e Risiederò nel mezzo di Gerusalemme; e Gerusalemme verrà chiamata la città della verità e il monte del Sign-re verrà chiamato il monte santo.
7. Da Sion
Il profeta (Michah 4:2) narra del giorno quando Gerusalemme sarà una fonte di consapevolezza del divino per tutti i popoli:
E molti popoli andranno e diranno, "Vieni andiamo su al monte del Sign-re e alla casa del D-o di Giacobbe, che Lui ci insegni le Sue vie, e andremo nella Sua strada," poiché la Torà verrà fuori da Sion e la parola del Sign-re da Gerusalemme.
8. Tocca a noi!
Sta a noi portare Gerusalemme, e il mondo intero, a compiere la missione spirituale per la quale è stata creata da D-o. I profeti (Isaia 1:27) ci ricordano che:
Sion sarà redento nella giustizia e le sue prigioniere con tzedakà..
Grazie allo studio della Torà e le mitzvòt che facciamo, in particolare quella del dare carità, meriteremo la redenzione finale.
Che sia presto nei nostri giorni. Amen!
Parliamone