Uno degli onori più alti a un brit milà (circoncisione ebraica) è tenere il bimbo sul proprio grembo mentre la circoncisione vera e propria viene fatta. Questa persona è chiamata il baal habrìt oppure il sandàk, sandek. La parola “sandàk” potrebbe essere legata alla parola greca “avvocato” o “rappresentante”, ossia il rappresentante del padre, infatti il sandàk aiuta nella mitzvà della circoncisione. Tuttavia questo ruolo ha un significato maggiore, tant’è che l’onore dato al sandàk è maggiore di quello del mohèl. Per cui, ad esempio, se la milà avviene in un giorno in cui la Torà viene letta, il sandàk ha la precedenza per le chiamate a Sèfer.

La storia del Sandàk

L’usanza di dare a qualcuno l’onore di tenere il bimbo è basato sul verso dei Salmi: “Tutte le mie ossa diranno, o D-o, chi è come Te...”. Il Midràsh spiega: “Il re David disse a D-o: ‘Lodo D-o con tutti i miei arti e faccio una mitzvà con essi... con le mie ginocchia sono un sandàk per tenere il bimbo durante il brit milà’”.

Secondo una spiegazione del Targùm, questo è il significato del verso “Anche i figli di Machìr, figlio di Menashe, nacquero sulle ginocchia di Yosef.” In altre parole, Yosèf fu il sandàk dei suoi pronipoti. Secondo un altro Midràsh, D-o Stesso fu il sandàk per la prima circoncisione della storia, quella di Avrahàm.

L’altare dell’incenso – uno per famiglia

La milà è paragonata all’atto di portare un’offerta a D-o. In particolare è paragonata alla ketòret, l’incenso che veniva offerto due volte al giorno sull’altare d’oro. Di consegueneza il sandàk, sul quale il bimbo è disteso durante la milà, è paragonato all’altare d’oro.

Il cohèn che portava l’incenso era benedetto con ricchezza e lunga vita, perciò la regola era che nessun cohèn poteva portare l’incenso più di una volta, dando così l’opportunità a ogni cohèn di ricevere questa benedizione. Allo stesso modo, anche il sandàk ha il merito di ricchezza e lunga vita, pertanto un sandàk può avere questo ruolo solo una volta per famiglia.

Un’eccezione alla regola è il rav, che è paragonato al Sommo Sacerdote poiché ha l’incarico di occuparsi del benessere spirituale della sua comunità. Pertanto, così come il Sommo Sacerdote poteva offrire l’incenso più di una volta, è usanza che anche un rabbino possa svolgere il ruolo di sandàk per più figli della stessa famiglia.

Adatto a essere il vicino di Eliyahu

I nostri saggi dicono che il Profeta Eliyàhu viene a visitare ogni circoncisione. In un certo senso è come se il sandàk si “sedesse vicino a Eliyàhu” durante la milà, perciò si dovrebbe scegliere come sandàk una persona retta che segue le vie della Torà ed è meritevole di sedersi vicino al Profeta Eliyàhu. Inoltre, avere un individuo giusto che svolge questo ruolo ha un’influenza spirituale positiva sul neonato.

Ciò detto, molti hanno l’usanza di dare ai nonni (se sono persone rette) l’onore di essere sandàk.

Rav Yehuda Shurpin, Chabad.org