Il credo nella venuta del Mashiach e nella redenzione messianica è uno dei principi fondamentali della fede ebraica1. Ogni ebreo deve credere che il Mashiach arriverà a restaurare il regno di re Davide nella sua condizione originaria di autorità, a ricostruire il Santo Tempio di Gerusalemme, a radunare i dispersi di Israele; nei suoi giorni tutte le regole della Torà saranno riportate all’importanza e all’osservanza che avevano in passato2.
Chiunque non creda in lui, o chiunque non lo attenda o non anticipi la sua venuta, non nega solo le parole degli altri Profeti ma anche quelle della Torà e del nostro maestro Moshé! Infatti in proposito la Torà testimonia là dove dice: D-o farà ritornare i vostri esiliati e avrà compassione di voi… Egli vi farà ritornare e vi radunerà… Se i vostri dispersi si troveranno ai confini più lontani dei cieli… Dio li prenderà anche di là (Deuteronomio 30, 3-5). Queste parole, scritte esplicitamente nella Torà, riassumono quanto detto da tutti i profeti3.
Alcune Maestri considerano tale principio come una parte integrante del primo dei Dieci Comandamenti (Io sono D-o, il tuo D-o, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla casa della schiavitù), che chiede di avere fede in D-o e cioè
di riconoscere che Colui che ha creato il cielo e la terra è il solo a governare in alto, in basso e in tutte e quattro le direzioni. Ciò include... quanto viene chiesto all’essere umano dopo la morte, durante il giudizio: «Hai atteso la salvezza?». La fonte delle Scritture da cui si desume tale obbligo è riassunta in quanto segue: così come dobbiamo credere che D-o ci ha fatto uscire dall’Egitto, come è scritto: Io sono D-o, il tuo D-o, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto… così Io voglio che crediate che Io sono D-o, il vostro D-o che vi radunerà e vi salverà...4
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