La data della venuta del Mashiach è un segreto gelosamente custodito, sconosciuto all’uomo1. Avverrà a suo tempo (Isaia 60, 22), predeterminata fin dall’inizio della creazione. Questo ketz (termine) non dipende dal merito di Israele, poiché è scritto: ...per me stesso, per me stesso lo farò (Isaia 48, 11), e anche: l’ho compiuto per il mio Nome, di modo che non venga profanato agli occhi delle nazioni (Ezechiele 20, 9)2.

Pur se così, nelle parole di Isaia sembra esistere una contraddizione, dato che vi si afferma: a suo tempo l’affretterò (60, 22). A suo tempo significa a una data prefissata; l’affretterò significa che potrebbe avvenire prima del suo tempo. La contraddizione viene risolta nel seguente modo: se ne possederanno il merito l’affretterò; in caso contrario, a suo tempo3.

Le implicazioni di quanto sopra detto sono chiare: il Mashiach può venire ogni giorno, anche prima del tempo prefissato, oggi, se ascolterete la sua voce (Salmi 95, 7)4.

Ogni generazione possiede un suo particolare “termine” poiché si dice che il Mashiach sia vivo e presente in ogni generazione, pur se nascosto5. Egli è pronto per essere rivelato in ogni istante6. Durante la storia, prima del suo tempo, ci sono periodi particolarmente propizi durante i quali è più facile anticipare la sua venuta. L’avvantaggiarci di tali momenti, onde affrettare la redenzione, dipende esclusivamente da noi7.