Disse il Rebbe di Kotzk: Shavu'òt si chiama anche Zeman Mattan Toratenu, "Il Tempo della Donazione della nostra Torà". Perché questo Yom Tov non si chiama, "Il Tempo di Ricevere la nostra Torà"? Il motivo è che, in quel giorno di così grande importanza ebbe luogo solo la donazione della nostra Torà, mentre noi riceviamo la Torà giorno dopo giorno. Inoltre, la Torà fu data a tutti gli ebrei nello stesso modo, senza distinzione fra una persona ed un'altra, mentre, dall'altra parte, la Torà è stata ricevuta da ogni persona in modo diverso, ciascuno a seconda della sua percezione e del suo livello di comprensione.
Il decimo comandamento
"Non desiderare la casa del tuo prossimo, non desiderare la moglie di lui né il suo schiavo né la sua schiava e il suo bue né il suo asino né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo." (Esodo 20:14).
Ha detto Rabbi Yitzchak di Radvil: Perché il comandamento "Non desiderare" è stato messo alla fine dei dieci comandamenti? Perché, se avete osservato questo, allora, avrete certamente obbedito a tutti quelli che lo precedono. Ma colui che non ha l'autocontrollo sufficiente per adempire alla proibizione contro l'invidia, deve iniziare da capo dal primo comandamento: deve credere che D-o regna sulla terra. Perché, se avesse creduto sinceramente nel S-gnore, non sarebbe stato invidioso di ciò che D-o ha riservato agli altri.
Una densa nube
Nell'annunciare la Donazione dei Dieci Comandamenti li S-gnore disse a Mosé, «Ecco lo ti apparirò attraverso una densa nube affinché il popolo oda mentre ti parlo» (Esodo 19:97). Chiede Rabbi Chanoch di Alessandria: Com'è che l'arrivo del Sign-re in una nube aiuta il popolo ad ascoltare le Sue parole? Offre poi la seguente insolita spiegazione.
Sappiamo tutti dall'esperienza personale che i nostri sensi interferiscono tra loro e mandano in frantumi le proprie funzioni. La nostra vista ostacola la nostra capacità di usare il nostro udito al massimo. Quando si ascolta un discorso o un brano di musica, la mente si distrae dalle immagini o dalle scene che appaiono. Per ascoltare con attenzione, bisogna chiudere gli occhi. Ecco, allora, il motivo per il quale D-o apparse in "una densa nube". Volle bloccare tutte le distrazioni visive, in modo che tutto Israele potesse udire con la massima attenzione e con la concentrazione completa. Così sarebbero diventati "tutto orecchi".
Le due tavole della Legge
Come sono state iscritti i Dieci Commandamenti sulle tavole? Cinque su una tavola e cinque sull'altra.
1) Io sono il S-gnore tuo D-o 2) Non avrai altri dèi 3) Non pronunciare il nome... in vano 4) Ricordati dei giorno del Sabato 5) Onora tuo padre e tua madre |
6) Non uccidere 7) Non commettere adulterio 8) Non rubare 9) Non fare falsa testimonianza 10)Non desiderare |
Il Midrash (Pesikta Rabbati 21) trova un profondo significato nella posizione dei comandamenti:
Di fronte a "Io sono il S-gnore tuo D-o" è scritto. "Non uccidere". Mettendo assieme questi comandamenti, la Torà ci insegna che chiunque versa sangue innocente diminuisce l'immagine di Do, perché "D-o fece l'uomo a Sua immagine" (Gen. 9:6).
Di fronte a "Non avrai altri dei" è scritto "Non commettere adulterio". Qui la Torà ci insegna che chi adora gli idoli è come se avesse commesso l'adulterio con il S-gnore.
Di fronte a "Non pronunciare il nome el S-gnore tuo Dio invano" è scritto, "Non rubare". La Torà ci insegna che chiunque ruba, prima o poi farà falso giuramento.
Di fronte a "Ricordati del giorno del Sabato" è scritto, "Non fare falsa testimonianza". In questo modo la Torà ci insegna che chiunque profana lo Shabbat è come se testimoniasse che Do non ha creato il mondo in sei giorni e che Egli non si è riposato il settimo giorno.
Di fronte a "Onora tuo padre e tua madre" è scritto, "Non desiderare la moglie del tuo prossimo". La Torà ci insegna che colui che desidera la moglie del vicino avrà un figlio da lei che onorerà come padre un estraneo e maladirà il suo vero padre.
Tradotto da LA
Parliamone