Domanda: Visto che è proibito digiunare di Shabbat, cosa si fa quando i due giorni coincidono come accade quest’anno? Si digiuna o no?

Risposta: Effettivamente quando un digiuno coincide con Shabbat, esso viene posticipato alla domenica successiva, (tranne il digiuno di Ester che viene osservato il Giovedi precedente poiché Purim cade di Domenica). Tuttavia, a differenza degli altri digiuni, quello di Yom Kippur non viene posticipato, bensì osservato anche se di Shabbat. La fonte di questo precetto si trova in Levitico 16,31 dove questo giorno viene riferito come il “Shabbat Shabbatòn”, il “Sabato dei Sabati”, suggerendo che Kippur ha la priorità su Shabbat.

Secondo alcuni insegnamenti chassidici, la coincidenza di questi due giorni non ci priva dei piaceri solitamente offerti dallo Shabbat, quali il cibo, il riposo ecc, piuttosto, l’estrema santità del giorno di Kippur ottiene lo stesso risultato anche se in una maniera più elevata. Seguono due spiegazioni ulteriori su questo concetto.

1) il Re Davide dice nel Salmo 33, 18-19 “Ecco l’occhio del Sign-re è diretto verso coloro che Lo temono, a coloro che sperano nella Sua bontà, per salvare le loro anime dalla morte e sostenerli durante la carestia.” Le parole ebraiche per “sostenerli durante la carestia” להחיותם ברעב possono anche essere tradotte come: “mantenerli con la fame”. Interessantemente, l’aspetto spirituale della carestia si riferisce al desiderio dell’anima di avvicinarsi al Sign-re, desiderio che deriva dalla realtà che l’anima è “una parte di D-o in alto” (Giobbe 31:2, Tanya cap 2), e che desidera sempre riunirsi con la sua Fonte. Durante Yom Kippur quando I bisogni e I desideri dell’anima vengono messi a nudo, questa fame, questo ricerca della spiritualità bastano a saziare una persona. Il giorno più santo dell’anno ebraico siamo quindi alimentati dall’essenza del nostro rapporto intrinseco con D-o, anziché con i carboidrati o le proteine.

2) Il bisogno umano e fisico di nutrimento proviene dalla necessità dell’anima di ricevere energia dalle scintilla Divine esistenti in ogni creazione fisica. Questo perché l’anima ha diversi livelli e solamente I livelli più bassi trovano espressione nel mondo, tali livelli dell’anima necessitano di un nutrimento spirituale che proviene da vari tipi di cibi. Tuttavia, l’essenza dell’anima è molto più elevate di queste scintille, perciò non ha bisogno di essere rafforzata ulteriormente, quindi durante Yom Kippur, quando questa essenza è rivelata ed espressa in ogni ebreo, non è necessario bere ne mangiare. Likkutei Torà.

Rav Naftali Silberberg per gentile concessione di Chabad.org