Una volta il governo romano decretò una persecuzione contro la religione di Israele: tra l’altro era severamente proibito portare i tefillin, i filatteri al capo e la braccio. Il divieto era assai rigoroso. Chiunque fosse stato scoperto con i tefillin in capo avrebbe avuto il cervello trafitto come punizione.

In quel tempo viveva un pio uomo di nome Elishà. Egli non voleva osservare l’ordine dell’empio governo e uscì per strada con i tefillin. Il Comandamento di D-o era più importante per lui del divieto dei romani.

Quando un soldato lo notò e volle arrestarlo egli scappò via.

L’altro gli corse dietro e lo afferrò. Allora Elishà prese dalla sua testa i tefillin e li tenne in mano.

Il romano lo sottopose a un interrogatorio e gli domandò: «Che tieni in mano?».

Elishà rispose: «Ali di colomba».

«Voglio vederle – replicò l’altro – apri la mano!».

Allora Elishà stese la mano ed erano veramente ali di colomba.

Da quel momento Elishà fu soprannominato l’uomo dalle ali.

Da allora si usa dire: «Come le ali proteggono i colombi, così i Comandamenti del Signore proteggono Israele».

(Talmud Shabbàt 49a)