Caro Rav, stavo leggendo la preghiera di “ve'al hanissìm”, sui miracoli, che si recita ogni giorno di Chanukà nella ‘amidà e nella birkàt hamazòn. Come mai non vi è nessuna menzione del miracolo dell'olio che è bruciato per otto giorni? Non è forse questo il miracolo principale di Chanukà?

Risposta: Parecchi commentatori pongono la tua stessa domanda. Ecco una spiegazione:

Essenzialmente, ci sono due miracoli che festeggiamo a Chanukà.

1. La vittoria di un piccolo gruppo di Ebrei contro un esercito potente.

2. La scoperta di una piccola boccetta di olio d'oliva puro che durò per otto giorni, permettendo così agli Ebrei di accendere la Menorà del Tempio di Gerusalemme dopo che era stato profanato dai Greci.

I Saggi domandano nel Talmùd (Shabbàt 21b): Che cos'è Chanukà? E la loro risposta descrive il miracolo dell'olio. È chiaro quindi che essi diano la precedenza a questo miracolo. Tuttavia, il Rebbe di Lubàvitch, Rabbi Menachem Mendel Schneerson, spiegò che ogni miracolo mette in risalto un aspetto diverso di Chanukà.

1. La vittoria della battaglia era un miracolo materiale che garantì la libertà della terra d'Israele.

2. Il miracolo dell'olio rappresentava il miracolo della libertà religiosa e mostra che esiste l'intervento Divino nei cicli naturali della vita. Esiste un qualcosa di spiritualmente miracoloso che ci sostiene; pertanto, la luce, una sostanza che non possiamo toccare fisicamente, simboleggia il miracolo dell'olio che veniva usato per accendere i lumi della Menorà.

Nonostante il miracolo dell'olio sia considerato quello più importante, entrambi i miracoli vengono ricordati durante Chanukà. Ciononostante, se entrambi fossero menzionati nella preghiera di “ve'al hanissìm”, l'uno insieme all'altro, il miracolo della vittoria non sembrerebbe tanto miracoloso quanto quello dell'olio. Per questo motivo non c'è nessuna accenno del miracolo dell'olio nella preghiera di “ve'al hanissìm” che ringrazia D-o per la vittoria miracolosa. (Likute Sichòt Vol 25, p 241).

Di Rav Eliezer Zalmanov, per gentile concessione di Chabad.org.