Il calendario Ebraico dedica un giorno all’anno, Tu BiShevat – il Capodanno degli Alberi – alla contemplazione della nostra affinità con gli alberi e a che insegnamento possiamo trarne nella nostra vita quotidiana.
I componenti principali di un albero sono le radici che lo tengono ancorato a terra e lo formiscono di acqua e di nutrienti; il corpo principale composto da il tronco, i rami e le foglie e la frutta che contiene I semi con I quali l’albero si reproduce.
Anche la vita spirituale dell’uomo include radici, un corpo e la frutta. Le radici rappresentano la fede, nostra fonte di sostentamento e preservanza. Il tronco, i rami e le foglie sono il corpo della nostra vita spirituale – i prodotti del nostro intelletto, delle nostre emozioni e del nostro aspetto pratico. La frutta rappresenta il nostro potere di procreazione – la forza di avere un’influenza sugli altri, di piantare un seme nel nostro prossimo e vederlo crescerlo e produrre frutti a sua volta.
Le radici sono la parte meno affascinante dell’albero, tuttavia sono molto importanti per il suo sviluppo. Le radici sono sepolte sotto terra e a male a pena si vedono, non hanno la bellezza delle foglie o il gusto della frutta, ma senza le radici un albero non potrebbe sopravvivere.
Inoltre, le radici devono tenersi al passo con il corpo: se il tronco e le foglie di un albero si sviluppano senza uno sviluppo proporzionale nelle radici, l’albero crolla. D’altronde, un albero con molte radici è un albero forte e sano, anche se ha un tronco piccolo e pochi rami. Se le radici sono forti, l’albero si rigenererà.
La fede è la parte meno affascinante delle nostre facoltà spirituali. Caraterizzata da una semplice convizione ed una connessione al Creatore, essa non ha l’intelletto, i colori delle emozioni o la soddisfazione che viene dal compiere un azione. La fede è sepolta sotto terra, nascosta anche da noi stessi. Eppure la nostra fede è la base del nostro albero. Da esso nasce il tronco della nostra comprensione, dal quale si estondono i rami dei nostri sentimenti, delle nostre motivazioni e delle nostre azioni. La maggior parte del nostro sostentamento spirituale viene dalle radici, dalla nostra fede e dal nostro impegno con il Sign-re.
Un anima può avere un tronco maestoso, grandi e molti rami, bellissime foglie e frutta deliziosa. Ma le radici devono superarle tutte. Se la saggezza, l’esperienza, i risultati non sono speronati da una fede ed un impegno maggiore, è un albero senza fondamenta, senza radici, un albero destinato a crollare.
Dall’altro lato una persona può avere poca saggezza, sentimenti poveri e pochi frutti, pochi risultati, ma se le sue radici sono profonde è un albero sano, un albero con il potenziale di superare le prove della vita, ed il potere di crescere e diventare un albero infinitamente più bello e più forte.
L’albero desidera riprodursi ed espandersi tuttavia è limitato dal raggio della grandezza dei suoi rami ha bisogno quindi di altri esseri ‘mobili’ per trasportare i suoi semi altrove.
Quando noi parliamo con altri, usiamo molti metodi per rendere il nostro messaggio attraente. Ci mettiamo l’intellettualità, aggiungiamo il sentimento e usiamo belle parole descrittive, è importante tenere a mente però che questo è soltanto un involucro, la frutta che contiene il seme. Il seme stesso non ha gusto, quindi l’unico modo nel quale possiamo avere un vero impact sul nostro prossimo é trasmettendo la nostra semplice fede, il nostro impegno puro al concetto che stiamo cercando di ‘vendere’.
Se c’é il seme, il nostro messaggio farà radici nelle menti e nei cuori di chi ci sta vicino. Ma se non c’é il seme, non ci sarà una riproduzione del frutto, per quanto il frutto sia delizoso.
Tratto dagli insegnamenti del Rebbe di Lubavitch
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