Nel periodo che precede Purìm e Pesach sono stati stabiliti dai nostri Maestri quattro brani della Torà da leggere in aggiunta alla normale lettura della Parashà della settimana. Per motivi “tecnici” (per far sì che la lettura avvenga senza lunghe interruzioni) i Maestri hanno indicato che la lettura aggiuntiva venga fatta in un secondo Sefer Torà. (Nel caso si disponga solamente di uno, non vi è scelta e bisognerà ‘girarlo’ dopo la lettura della Parashà della settimana per poter leggere la Parashà aggiuntiva).
Shekalìm
Durante l’epoca del Bet Hamikdash (Santuario di Gerusalemme) ogni ebreo era obbligato a contribuire un mezzo shekel annualmente. La funzione primaria di questa raccolta era quella di finanziare le offerte quotidiane (tamìd), che venivano sacrificate a nome di tutto il popolo. I rimanenti fondi venivano indirizzati in varie maniere tra i quali lo stipendio dei giudici, la manutenzione del Santuario e le mura della città.
La scadenza per il pagamento di questa tassa era il 1° del mese di Nissàn (considerato il primo dei mesi). Un mese prima, dal 1° di Adar, le corti iniziavano ad inviare annunci alla popolazione, per ricordarli della mitzvà.
In ricordo di questa mitzvà, si aggiunge la lettura del brano originale della Torà nel quale Moshè viene istruito per la prima volta riguardo il mezzo shekel (Esodo 30:11-16). Questo avviene durante lo Shabbàt che precede il capo-mese (Rosh Chodesh) del mese di Adàr, che precede quello di Nissàn.
(Si usa ancora dare un simbolico mezzo Shekel in tzedakà nella giornata della vigilia di Purìm, il digiuno di Esther che quest’anno (2013-5773) sarà Giovedi 21 Febbraio).
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