Sebbene la parte di Torà che si legge durante Shabbat Shekalim tratti di almeno due argomenti differenti (tre, qualora Rosh Chodesh adar coincida con Shabbat. In quel caso, infatti, si estraggono tre rotoli della Torà e si aggiunge alla lettura settimanale un brano tratto dalla Parashat Pinchas che descrive i sacrifici relativi al Capo Mese) la Haftarà, tratta da II Melachim 11, (il II Libro dei Re) riguarda solo il tema di Shekalim, secondo il principio che insegna che la lettura aggiuntiva sia collegata alla porzione conclusiva della lettura fatta sul rotolo della Torà.

Poiché la lettura settimanale della Torà è un obbligo fisso, quella porzione viene letta per prima. Poiché la lettura particolare legata a Rosh Chodesh si legge con maggiore frequenza, rispetto a Shekalim (che si ripete solo una volta all’anno), si considera che ricorra con maggiore frequenza e quindi si legge per seconda, dunque in ogni caso la porzione relativa a Shabbat Shekalim è sempre letta per ultima.

Si estraggono due rotoli della Torà ogniqualvolta si debbano leggere due brani differenti; si pratica questo uso perché la comunità non debba aspettare che un unico rotolo sia da riavvolgere per trovare il punto esatto della seconda lettura. Anche se ciò può sembrare inutile, nel caso di Shabbat Shekalim, poiché la lettura regolare della Torà si trova sempre in stretta vicinanza con la Parashà di Ki Tissà, tuttavia si rispetta la pratica comune di leggere da due Rotoli.