Sono sposato con una donna meravigliosa e abbiamo deciso di rispettare la kasherùt, sia fuori che dentro casa. Per Pèsach siamo invitati dai miei suoceri, ma il loro standard di kasherùt è più basso del nostro. Nel corso dell’anno troviamo sempre una soluzione, ma Pèsach comporta molti più problemi. Stare in pace con la famiglia di mia moglie è molto importante per me, perché vuol dire anche stare in pace con mia moglie, ma non voglio che vada a scapito della mia osservanza di Pèsach. Cosa devo fare?
In molte famiglie ci sono diversi livelli di kasherùt, anche tra genitori e figli che tornano da scuola o dalla yeshivà con tutte quelle novità che rivoluzionano la cucina. Pèsach, come tutte le altre festività, è un momento in cui le famiglie si riuniscono e dovrebbe portare armonia e serenità. Nella realtà, purtroppo, non è così. Rendere la casa kashèr per Pèsach comporta una grande fatica e un grande stress che ricade su tutta la famiglia. Occorre allora ristabilire le giuste priorità e applicare un po’ di buon senso. Le tue priorità sembrano essere giuste: prima di tutto l’armonia con tua moglie, e in effetti Rambàm scrive che “La Torà è stata data solo per portare pace nel mondo”. Allo stesso tempo però, se la Torà è la fonte della pace, è chiaro che la pace non può derivare dall’infrangere le regole della Torà, sarebbe un controsenso. Pèsach è l’occasione che rende precario questo equilibrio e, spesso, non a causa della halachà ma a causa delle restrizioni in più che le persone decidono di seguire. Si chiamano “hiddùr mitzvà – abbellire la mitzvà”, ma in alcune circostanze potrebbe essere meglio non applicarle.
Quanto detto sopra è un preambolo alle soluzioni che puoi adottare per la tua delicata situazione. Sappi però che i consigli che ti posso dare io sono di carattere pratico, ogni questione halachica deve essere discussa con un Rav competente.
1. Impara a fondo tutte le regole di Pèsach, informati bene su quello che è halachà e le usanze che vanno oltre la regola e che puoi decidere di applicare in casa tua ma non pretendere dai tuoi suoceri. Devi imparare non solo quello che è vietato ma anche quello che è permesso. Non conosco la differenza di osservanza tra te e i tuoi suoceri quindi, come accennato sopra, rivolgiti a un Rav per porgli tutti i quesiti del caso. Prendi un appuntamento, spiegagli la situazione ed esamina con lui tutti i dettagli della questione. Hai bisogno anche di un Rav a cui rivolgerti durante Pèsach per tutti i possibili problemi che possono sorgere. E questo consiglio è rivolto a tutti: è fondamentale avere sempre il numero di telefono di un Rav, durante tutto l’anno.
2. Se tu spieghi a parole ai tuoi suoceri tutte le regole di Pèsach, nella migliore delle ipotesi (e sottolineo migliore) sorrideranno ironicamente e si chiederanno a quale psicologo mandarti. E molto probabilmente ti considereranno “ultra ortodosso”. Se invece leggono tutto ciò che c’è da sapere ad esempio attraverso un libro sull’argomento, saranno forse più pronti ad accettarlo. Deve essere un libro dalla copertina attraente e pubblicato da un editore affidabile.
3. Forse puoi prendere in considerazione la possibilità di ordinare per te del cibo da un caterer (ristoratore), se ce n’è uno disponibile dove abitano i tuoi suoceri. Chiedi a un Rav come poter scaldare il cibo in casa dei tuoi suoceri. Se tua suocera però potrebbe offendersi all’idea di non poter cucinare per te, allora scarta questa ipotesi.
4. Piatti, posate e bicchieri di plastica aiutano molto nelle situazioni in cui ci sono diversi livelli di osservanza nella stessa famiglia. Ce ne sono in commercio di tutti i tipi, anche modelli che sembrano vera porcellana.
5. Non conosco esattamente le vostre dinamiche famigliari, ma potrebbe essere il caso di mettere in campo, o meglio, in cucina, tua moglie! Sarebbe possibile per lei cucinare a casa di tua suocera? E potrebbe andare a stare da lei qualche giorno prima, in maniera da aiutarla con tutti i preparativi? (Potrebbe valere lo stesso discorso anche per te, ammesso che tu sia abile nel pelare patate. Ma ancora una volta dipende da che tipo di casalinga è tua suocera, se accetta di essere aiutata o preferisce invece non avere intrusi in cucina). Se durante Pèsach ti accorgi che qualcuno ha commesso qualche errore in cucina, non dirlo, o comunque non dirlo subito. Evita di mangiare il cibo in questione, magari adducendo una scusa di cattiva digestione o qualcosa di simile. Il prossimo Pèsach cercherai di prevenire l’inconveniente rivedendo le regole di Pèsach con tua moglie, senza però alcun cenno di rimprovero, che mortifica, allontana e non risolve il problema a posteriori.
6. Porta con te un po’ di cibo kashèr lePèsach confezionato, puoi presentarlo come un pensiero per i tuoi suoceri e come contributo al Pèsach in casa loro o puoi metterlo da parte per te per le situazioni di emergenza; anche in questo caso, dipende dalle dinamiche famigliari e da che tipo di persone sono i tuoi suoceri. Chiedi a tua moglie una sua previsione alle varie possibili reazioni dei tuoi suoceri.
Detto tutto questo, Pèsach è una ricorrenza lieta. Tieni alto l’umore tuo e degli altri, rispetta tutti e ti auguro di vivere una gioiosa “Festa della Liberazione”.
Di Tzvi Freeman, per gentile concessione di chabad.org
Parliamone