È necessario togliere il chamètz dalle proprie case?

Botta È necessario togliere materialmente il chamètz, cibi lievitati, dalla propria casa durante Pèsach? Ho intenzione di mettere tutto in una scatola in garage per la durata della festa; si può fare così secondo la Torà?

Risposta: Il divieto del chamètz è particolarmente singolare poiché non solo è proibito consumarlo (come è il caso dei cibi proibiti, tarèf) e trarne beneficio (come è il caso di alcuni cibi in particolare), ma è anche vietato possedere qualsiasi tipo di chamètz per la durata di Pèsach. Com’è scritto nella Torà: “Alcun [cibo] tuo lievitato sarà visto e nessun tuo lievitato sarà visto all’interno dei tuoi confini” (Esodo 13:7).

Secondo gli insegnamenti della mistica, il chamètz è una metafora per la vanità e l’arroganza, sostanze delle quali dovremmo liberarci completamente durante Pèsach, la festa che segna l’inizio del nostro viaggio verso la libertà, la spiritualità e la Torà.

Ciò detto, eliminare tutto il chamètz dalle proprie case non è semplice. Molti di noi hanno dispense e freezer pieni di cibi che non sono kashèr per Pèsach; inoltre, per eliminare il chamètz totalmente, si dovrebbero anche strofinare e pulire bene tutte le pentole e gli utensili utilizzati per cibi chamètz, per togliere i residui di cibo non permessi. Pertanto, i rabbini concepirono un “escamotage” halachico che prevede la chiusura di tutti i cibi chamètz in un armadio o in una stanza (o anche più di una) che dovrà essere chiusa e sigillata per la durata di Pèsach. La vigilia di Pèsach il chamètz è venduto e i reparti che contengono chamètz affittati a un non ebreo. In questo modo, il chamètz non ci appartiene fino a che viene ricomprato dopo la conclusione di Pèsach.

Quindi metti pure la scatola in garage se vuoi, oppure sigilla uno o più pensili in cucina.

Ricordo che è necessario vendere il chamètz di tutte le strutture di propria proprietà quindi anche dell’ufficio, del negozio e della casa di vacanza; che li si usi o meno, è necessario venderne il chamètz.

Dato che questa vendita include molti cavilli legali, la sua esecuzione deve essere affidata soltanto a un rabbino competente. Il rabbino funge da nostro agente sia per vendere il chamètz al non-ebreo la mattina prima dell’inizio di Pèsach sia per ricomprarlo la sera dopo la fine della festa. È possibile vendere il chamètz tramite Rav Yitzchak Hazan a questo link http://www.chabadroma.org/1158938.

Di Chani Benjaminson, per gentile concessione di Chabad.org