Qual è l’immagine che abbiamo di una persona spirituale, un uomo o una donna di D-o? Gli insegnamenti della Torà ci offrono diverse possibilità, prendendo spunto questa settimana da un personaggio molto interessante: Yossef.
I Saggi considerano Yossef e suoi fratelli come uomini molto spirituali. La Torà riporta alcuni dei conflitti e paradossi delle loro vite. Ciò nonstante, ognuno di essi aveva forze spirituali tali da fondare un’intera tribù, una parte del popolo Ebraico. Yossef ne fonda ben due, Efraim e Menashè.
I Saggi enfatizzano una distinzione interessante tra Yossef e i suoi fratelli. Yossef era l’ideatore e l’amministratore di un sistema centralizzato di produzione del cibo in Egitto. I suoi fratelli, dall’altro canto, erano pastori che vivevano una vita abbastanza solitaria, portando i loro greggi al pascolo nell’antica campagna Cananita.
I Saggi ci insegnano che questo contrasto indica una differenza nell’importanza spirituale. Infatti, alcune persone sono capaci di mantenere un rapporto intimo con D-o solo in un’atmosfera silenziosa, lontana dal trambusto della vita quotidiana. I fratelli, che erano dei mistici propensi alla contemplazione, appartenevano a questa categoria. Yossef, dall’altro canto, era a un livello superiore, infatti egli era capace di mantenere il suo rapporto con D-o pur svolgendo un ruolo attivo in una civiltà complessa, simultaneamente.
Entrambi
gli esempi sono rilevanti anche per noi, in questo secolo moderno. Infatti, lo
stile contemplative dei fratelli si relaziona ad alcuni momenti della giornata
e allo Shabbat.
Lo stile attivo e vigoroso di Yossef offre un esempio ci come dovremmo vivere
durante la settimana, dove ogni momento è denso di significato e produttivo e
allo stesso tempo mantere la nostra coscienza di e il nostro legame con D-o,
continuamente.
Di Dr. Naftali Loewenthal
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